L’ex-Sindaco D’Alfonso: “Semproni scarica su altri errori suoi e della sua Amministrazione”

PENNE – L’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di promuovere un esposto-denuncia sulla Scuola M. Giardini appare un maldestro tentativo di scaricare colpe proprie su altri, di fronte al precipitare della situazione scolastica di Penne in seguito all’assurda decisione di sgomberare l’istituto scolastico di Via Caselli e di trasferire alunni e insegnanti nella porzione della Scuola L. Ciulli Paratore che non è stata oggetto di adeguamento antisismico.

Tale decisione ha condotto a due nefasti risultati: l’abbandono della Scuola M. Giardini da parte di una dozzina di alunni (che hanno scelto di trasferirsi in scuole di altri Comuni) e la paralisi delle attività scolastiche dello storico istituto di Via Caselli. Peraltro, le criticità emerse lo scorso 3 ottobre in diverse aule dell’Istituto Comprensivo L. Ciulli Paratore, puntualmente registrate nella relazione dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Pescara che hanno effettuato il sopralluogo, dimostrano in tutta evidenza l’inopportunità di quella decisione. Al Sindaco Semproni, che rimprovera alla mia Amministrazione di aver mantenuto i bambini della M. Giardini cinque anni in una scuola non sicura (affermazione di cui egli si assume tutta intera la responsabilità), replico che la perizia della Società di Ingegneria E.D.IN srl di Roma ha evidenziato il rischio sismico della scuola e non il pericolo di crollo, come ha spiegato assai bene il Prof. Claudio Valente, docente di Scienza delle Costruzioni presso l’Università D’Annunzio ed estensore della perizia, in occasione dell’incontro con i genitori e i docenti della Scuola M. Giardini svoltosi nel novembre 2011. Il che significa che non si tratta di una struttura pericolante, ma di un edificio con debolezze strutturali che, in caso di sisma di grado elevato con epicentro a Penne o nelle vicinanze di Penne, potrebbero comprometterne la stabilità. Quest’ultima è esattamente la situazione in cui si trovano due terzi della Scuola Paratore (l’altro terzo è stato oggetto di adeguamento antisismico grazie a un contributo regionale di 650.000 euro ottenuto dalla mia Amministrazione), la Scuola S. Panfilo, la Scuola dell’Infanzia G. Vanni, il Municipio, l’Ospedale e l’intero centro storico di Penne. Ed è la situazione in cui si trovava nel 2011 il 70% degli edifici scolastici italiani in base ai dati forniti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Avrei dovuto dunque sgomberare quasi tutte le scuole di Penne e tutti gli altri edifici (pubblici e privati) a rischio sismico? Anziché sgomberare le scuole in assenza di un rischio immediato e senza valide soluzioni alternative, l’Amministrazione da me guidata ha avviato l’iter per la costruzione della nuova Scuola M. Giardini, ritenendo quest’ultima soluzione più sicura e conveniente dell’adeguamento antisismico di un edificio costruito alla fine degli anni Cinquanta, come hanno suggerito gli stessi tecnici della Direzione Protezione Civile e Ambiente della Regione Abruzzo durante una riunione tenutasi all’Aquila il 9 giugno 2011. Ricordo infine che il contributo statale di 723.818,25 euro era un cofinanziamento che il Comune avrebbe dovuto integrare obbligatoriamente con propri fondi sia in caso di adeguamento che di realizzazione di un nuovo edificio. I chiarimenti che ho appena fornito sono pronto ad offrirli a chiunque ne faccia richiesta, a testimonianza dell’oculatezza e della scrupolosità dell’operato della mia Amministrazione.

Rocco D’Alfonso

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