Anzichè raccogliere il mio invito a riaprire l’Archivio Storico di Penne, i gruppi consiliari “Penne Viva” e “Per Penne”, che governano la Città, mi danno del bugiardo e del falso, dimenticando forse che la campagna elettorale è finita e sono chiamati ad amministrare Penne, magari anche ascoltando i suggerimenti di chi non appartiene alla loro parte politica e vuole contribuire al bene della Città.

Anzitutto non è affatto vero che l’Archivio Comunale è chiuso dal 31 dicembre 2013. Chi ha svolto attività all’interno della struttura può testimoniarlo senza alcuna difficoltà. Ma soprattutto è assolutamente inconfutabile che nella primavera del 2016 la precedente Amministrazione ha fatto ripulire l’archivio e ne ha assicurato l’apertura per due giorni la settimana, attraverso il ricorso a voucher che, comunque, hanno consentito il funzionamento di un servizio assai importante per gli studiosi e per i tecnici interessati alle pratiche urbanistiche. Ed è altrettanto inconfutabile che il fatto che da otto mesi l’archivio è chiuso con relativo disservizio per tutti coloro che intendono consultarne la ricca documentazione. Questi sono i fatti. Gli attuali amministratori della Città imparino a rispettare chi la pensa in modo diverso e osa sollevare obiezioni sul loro operato.

Rocco D’Alfonso