Il partito democratico tenta di ripartire. Giovedì sera, c’è stata l’ultima riunione di circolo, dove sono state ratificate le dimissioni del commissario Biagi, nominato dopo la sconfitta elettorale di giugno 2016.
Ora, bisogna organizzare la fase congressuale e pagare anche qualche arretrato ereditato dalla precedente gestione del partito; Malachi, ultimo segretario eletto e poi commissariato, ha depositato un rendiconto. Segue la fase politica, quella più articolata. Rocco D’Alfonso, indagato nell’ultima inchiesta aperta in Regione, si è proposto come guida e candidato segretario del circolo pennese. Circola anche un documento dove lui è primo firmatario insieme a Paolo Fornarola, Valeria Di Luca, Enzo Di Simone e Piero Antonacci. Non finisce qui, nel PD dovrebbero confluire anche gli ex socialisti Rocco Petrucci, Giovanni Severo e Vincenzo Bellante. “Non sarà una occupazione, bensì una incorporazione”, precisa un militante PD. In effetti, nell’ultima tornata elettorale, alcuni, hanno fatto notare che la lista “Penne Vale” era marcatamente socialista che democrat. In sintesi: Rocco D’Alfonso segretario e il 50% dei componenti della segreteria in mano ai socialisti. Con un solo e unico obiettivo: mandare a casa la maggioranza di Mario Semproni. Operazione, informano, molto facile, visto che i dipendenti comunali Piero Antonacci, Enzo Di Simone, Vincenzo Bellante e Arturo Brindisi, membri del partito biancorosso, gestiscono aree strategiche dell’ente vestino. A quel punto, per Rocco D’Alfonso si aprirebbe la ricandidatura a sindaco di Penne. Napoletano? Medita le dimissioni, dopo la promozione avuta all’interno di CNA: è direttore dell’ufficio di Penne.