Penne: il Pd espelle Pasqualone. Cartellino giallo per Vellante

PENNE – E’ ufficiale: il Partito democratico ha attivato la procedura interna per l’espulsione del consigliere comunale Gabriele Pasqualone.

A rischio di espulsione anche il Presidente del Consiglio comunale, Gabriele Vellante, al quale, il Pd, ha solo estratto il cartellino giallo. «Non neghiamo le difficoltà che ci sono all’interno del gruppo di maggioranza e nemmeno quelle che ci sono all’interno del PD per la posizione di due consiglieri che hanno manifestato il proprio dissenso in occasione degli ultimi Consigli comunali – ha scritto sul sito internet del Pd di Penne, il segretario Piero De Bonis – Per Pasqualone saranno avviate le procedure per il deferimento alla Commissione di Garanzia, a norma di Statuto, perché – osserva De Bonis – responsabile di un comportamento non compatibile con la sua appartenenza al partito democratico. Al consigliere Vellante, nonché Presidente del Consiglio comunale, il Direttivo ha chiesto un comportamento più rispondente ai doveri di lealtà e di coerenza con la politica espressa dal partito e dal gruppo consiliare al quale appartiene. In ogni comunità, associazione o gruppo di persone alle prese con problemi di grande responsabilità – ricorda il Segretario del Pd – possono nascere incomprensioni e/o fratture che possono produrre cattivi o buoni risultati a secondo del modo di affrontali. Il Partito democratico, restando fedele al mandato ricevuto dagli elettori, cercherà tutte le soluzioni per evitare che a Penne possa arrivare un commissario prefettizio che toglierebbe di mezzo la politica e instaurerebbe un governo tecnico locale, con tutte le nefaste e prevedibili conseguenze del caso». Il prezzo della democrazia è caro: se affermi pubblicamente quello che pensi o chiedi un comportamento diverso per evitare il baratro, rischi di essere cacciato. Ecco, Pasqualone e Vellante pagano proprio questo: aver chiesto al sindaco e alla maggioranza solo trasparenza e coerenza per evitare che scelte inopportune possano indebolire la città vestina.

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