IL CONSIGLIERE PROVINCIALE TULLI REPLICA AL PD: BLASIOLI, DI MARCO E PAOLUCCI DENIGRANO LE SCUOLE PENNESI. NON BASTAVA IL DECLASSAMENTO DEL SAN MASSIMO?

Il consigliere provinciale Giuseppina Tulli replica al Partito democratico secondo cui ci sarebbero ritardi sui lavori appaltati per il miglioramento sismico dei plessi scolastici “Mario dei Fiori” e “Guglielmo Marconi”. «Come accade da tempo, ma questo è noto a tutti, il Partito democratico è fortemente schiarato contro la Città di Penne e i comuni dell’Area vestina – esordisce il consigliere provinciale Giuseppina Tulli -.

Inoltre, diffondere notizie false, e soprattutto prive di fondamento, in questo caso sulla condizione dell’edilizia scolastica, ha un obiettivo: denigrare gli istituti pennesi a favore di quelle di Pescara, causando la perdita di iscritti. Evidentemente è la strategia di Antonio Di Marco, Silvio Paolucci e Antonio Blasioli. E’ grave, infatti, che il segretario del PD di Penne, Andrea Vecchiotti, e il consigliere comunale Ennio Napoletano, partecipino a questo gioco al massacro contro Penne: i pennesi sapranno distinguere e poi scegliere. Informiamo i disattenti consiglieri regionali e mancati – aggiunge Tulli – che i lavori di adeguamento sismico nell’immobile che ospita l’ex istituto d’arte “Mario dei Fiori” sono ripresi e per il secondo intervento, invece, siamo in attesa della sottoscrizione della convenzione. Per quanto riguarda i lavori nel Palazzo De Sterlich, che ospita la sede centrale del Marconi – aggiungo – abbiamo concluso l’iter farraginoso con i proprietari confinanti con l’antico palazzo di Via Martiri Pennesi e avviato l’iter per la progettazione, quindi si procederà con l’appalto dei lavori. Come è noto a tutti, a causa della riforma scellerata e portata avanti dal Partito democratico nel 2014 – ricorda Tulli – le Province italiane sono rimaste senza personale e risorse, e oggi, come è a conoscenza il consigliere regionale mancato di Bolognano, le difficoltà sono tante. Ora il consiglieri regionali Blasioli e Paolucci, dopo aver declassato l’ospedale di Penne nel 2014, cosa cercano ancora nell’area vestina? Stop alle passarelle, i pennesi vogliono altro».

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