PENNE – Con il voto di soli 8 consiglieri di maggioranza e l’astensione del Presidente del Consiglio Comunale, è stata approvata la deroga urbanistica al progetto di delocalizzazione della scuola Mario Giardini in via dei Lanaioli.
Secondo il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà “la scelta è stata scellerata: l’errore del Comune è stato di non aver previsto le ricadute sociali ed economiche che la delocalizzazione della Scuola Giardini comporterà alla nostra città”. “L’Amministrazione comunale avrebbe dovuto prendere una decisione molto semplice – continua la nota di SEL- avrebbe dovuto condividere con la città una scelta così impegnativa. Sarebbe stato fondamentale un studio più approfondito sulla popolazione studentesca, sulla viabilità e sullo sviluppo del centro storico e della periferia. Al sindaco, ai consiglieri comunali, abbiamo ripetuto più volte l’invito a rendere concreta l’intenzione di attivare sinergie e progetti tangibili che avrebbero dovuto coinvolgere tutti”. SEL Penne definisce un “brutto scippo” il trasferimento della Scuola Giardini: “Si tratta di scelte amministrative che non rispettano la storia e la tradizione della società pennese. Ci sono in gioco centinaia di famiglie e la qualità della vita di tanti cittadini di Penne. Non ci interessava – prosegue SEL – riproporre sterili contrapposizioni tra idee politiche, né tantomeno alimentare un clima di polemiche. Ma Penne e la sua amministrazione comunale non possono recedere dall’obiettivo prioritario di tutelare l’ambiente e non consumare con il cemento ulteriore spazio e tutelare la “vita” del centro storico. Pensiamo, oltre che agli esercenti di via Caselli, a tutto l’indotto, a quella parte di città che non deve essere penalizzata”. Così non è stato ed il rappresentante di SEL in Consiglio ha votato contro la proposta di delibera, mentre gli altri componenti dell’opposizione hanno scelto di abbandonare l’aula al momento del voto”.