Baldacchini: Zitti zitti sul noir Galluppi, perchè?E la Fondazione dei musei cosa fa?

PENNE – Il Pdl incalza l’amministrazione D’Alfonso, fin qui silenziosa sul misterioso caso dei quadri donati nel 2003 al Comune dalla famiglia romana Galluppi ed esposti al museo d’arte moderna e contemporanea.

Il mistero nasce dal fatto che dei 55 quadri trasferiti all’ente locale nel 2003, solo 30 di essi fanno parte del catalogo ufficiale del museo, inaugurato l’anno scorso nel palazzo De Leone-Castiglione. 17 opere presentano infatti firme prestigiose come quella di Paul Klee, ritenute però non autentiche e dunque non esposte se non in un compactus del museo. Il problema è che il Comune, con una delibera del 15 dicembre 2011, ha conferito in maniera acritica la donazione Galluppi alla Fondazione Musei e Archivi onlus prendendo dunque per buone tutte le stime contenute nell’atto di donazione redatto dal notaio romano Paolo De Agostini, ma nel quale non v’è traccia di chi abbia valutato i dipinti. Ad esempio, l’opera di Klee ha un valore di 120 mila euro. Ne deriva che quanto conferito in uso per trent’anni, cioè un milione e 188 mila euro, non è credibile e finisce per annacquare la dote patrimoniale della Fondazione. Il caso, scoperto da Lacerba e rilanciato da Il Messaggero, non è stato commentato dall’amministrazione D’Alfonso, generalmente molto pronta a ribattere su tutti i temi. Francesco Paolo Di Teodoro, il docente pennese ordinario al Politecnico di Torino, che presiede il comitato scientifico della Fondazione, ha sollecitato l’amministrazione pennese ad intervenire e chiarire la vicenda. Muto comunque anche Fernando Di Fabrizio, presidente della Cogecstre e direttore dell’oasi naturalistica pennese, a capo del consiglio direttivo della Fondazione di cui fanno parte anche Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione PescarAbruzzo, Antonio Bianchini, ex direttore generale di Brioni e Luigi Di Giosaffatte, direttore di Confindustria. “La Fondazione dei musei-osserva Antonio Baldacchini, coordinatore cittadino del Pdl- è inoperosa. La sua mission sarebbe quella di reperire risorse finanziarie al fine di avviare e rendere concreti i programmi di valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico vestino”.

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