Api contro Pd: «E’ un partito senza idee»

PENNE – Buio pesto nella maggioranza del sindaco Rocco D’Alfonso, alle prese con una crisi politica e amministrativa, soprattutto quest’ultima, che non ha precedenti nella storia della città. Le dimissioni dell’Api sono un campanello d’allarme, in particolare per il Partito democratico.

«Non possiamo più governare con un Pd che non ha idee chiare, è disunito e non affronta seriamente le questioni», ha tuonato su Il Messaggero, il centrista Remo Evangelista, neo capogruppo di “Unione moderata”. Intervistato anche dal quotidiano Il Centro, l’ex consigliere comunale di maggioranza affonda il coltello nella ferita. «Ci è sembrato opportuno fare un passo indietro, affinché si apra un tavolo di discussione nella maggioranza – ha aggiunto Remo Evangelista –. Il Pd, la forza di maggioranza a livello numerico, non è assolutamente una forza coesa e anche l’ultimo consiglio comunale l’ha dimostrato. Questo caos non è altro che l’apice di una piramide di sabbia che si è formata nel corso del tempo». La rottura in casa Api si è di fatto consumata martedì sera quando, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, alcuni membri del Pd hanno abbandonato l’aula facendo venir meno il numero legale durante l’approvazione della delibera di variante proposta dall’assessore all’urbanistica Leone. A non piacere ai membri Api è stata anche la decisione della giunta di affidare alla Soget la riscossione delle cartelle Ici 2007. «Per quanto riguarda il recupero delle cartelle Ici 2007, che la giunta D’Alfonso ha deciso di affidare alla Soget con un costo più alto sia per l’Ente sia per i cittadini, come Api non siamo stati affatto d’accordo – ha incalzato Evangelista sulle pagine de Il Centro –. Esco anche dal gruppo Per Penne, al momento senza coesione, e rimango in consiglio con un mio nuovo gruppo, quello di Unione Moderata», ha detto il consigliere Api, Evangelista. Si interrompe anche l’esperienza di Carmine Leone: «Ho portato diverse delibere in consiglio comunale riguardanti le varianti Nta, ma queste o sono state ritirate da me stesso, su pressione della maggioranza, o sono saltate per la mancanza del numero legale dei consiglieri. Per questi motivi ho deciso di non proseguire nel mio percorso amministrativo. Ringrazio il sindaco per la fiducia, ma non ho trovato l’appoggio della maggioranza».

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