Amministrative 2016, Locasciulli: ecco l’identikit del mio sindaco ideale

PENNE – Si tratta di un post che farà sicuramente discutere. Mimmo Locasciulli, candidato e non eletto nelle ultime elezioni regionali in una lista a sostegno di Luciano D’Alfonso, esce allo scoperto.

Ecco il testo del suo messaggio pubblicato sulla pagina facebook. Significativo anche il titolo: Penne: chiacchiere da bar e grandi manovre. “Naturalmente, quando all’orizzonte si prospettano le elezioni, le grandi manovre si mettono in atto con considerevole anticipo. Se si guadagna tempo si conquista un vantaggio, questo è indubbio. E così, di conseguenza, cominciano a spuntare come funghi anche i possibili aspiranti a questa o quella carica. Penne è in una situazione drammatica, questo si sa da tempo. Le ultime amministrazioni sono state travolte dalla piena dell’indifferenza nei riguardi dei reali problemi della città, e quindi dalla inconcludenza, dalla inefficienza e (peggio ancora) da scelte scellerate che ancora gridano vendetta (mi riferisco, ad esempio, alle vicende di Colleromano, della scuola Giardini, della “vasca” in piazza, della differenziata ecc..). La colpa viene sempre attribuita ai Sindaci, ma questo è il modo più semplice e più ipocrita per nascondersi nell’ombra e per chiamarsi fuori. I comuni, non solo Penne, vengono amministrati da una Giunta e da un Consiglio dove facilmente possono annidarsi interessi clientelari, lobbistici se non addirittura corruzione e ruberie (le cronache quotidiane sono illuminanti) e spesso i Sindaci sono soltanto il terminale di pressioni (anche ricattatorie) che provengono da gruppi di potere all’interno dei partiti e degli organi istituzionali. L’autonomia e l’efficienza di un Sindaco sono direttamente proporzionali al grado di onestà e di disinteresse dei suoi Consiglieri e dei suoi Assessori, fermo restando le capacità che egli possiede o meno. Sta dunque ai cittadini analizzare scrupolosamente quali sono i possibili scenari che si presentano in concomitanza con le elezioni amministrative, quali sono gli attori, quale la loro storia e quali le reali possibilità di una gestione efficiente e produttiva, pur nei limiti imposti dalla crisi attuale. Sento un gran parlare di questo o quel personaggio che si sarebbe già posizionato sulla rampa di lancio per le prossime elezioni comunali a Penne, con la sponsorizzazione di questo o quel potentato, di questo o di quel “grande elettore” o addirittura direttamente indicato da rappresentanti istituzionali della nostra regione. Non mi riferisco a nessuno in particolare, quindi non esprimo giudizi. Vorrei però che fossero chiare, anzi chiarissime, l’identità e le caratteristiche che il futuro Sindaco di Penne, unitamente a quelle dei Consiglieri e degli Assessori, deve necessariamente avere o meglio, quelle che non deve assolutamente possedere. Innanzitutto non deve essere la continuità con tutta la serie di strategie di insipienze e convenienze che hanno portato la nostra città ad essere letteralmente saccheggiata, a partire dalla metà degli anni ottanta. In secondo luogo che sia sganciato dagli interessi “diretti” di ordine “politico” espressi dai partiti i quali sovente, quando operano nel ristretto ambito locale, declinano nel peggior modo possibile il concetto di coltivare esclusivamente il proprio orticello. In terzo luogo che abbia una adeguata preparazione culturale per comprendere quale patrimonio paesaggistico, monumentale, artistico, ambientale ed economico dovrà tutelare e sviluppare. In ultimo, ma solo per elencazione cronologica, che sia “pulito”, anzi candido, nei confronti della giustizia. Quest’ultima condizione è ineludibile. Sin da ora i miei concittadini sono chiamati ad una prova di vera maturità, senza se e senza ma e senza più alibi…. A loro spetta la scelta del destino della città e non credo che poi ci saranno altri esami di riparazione. Spero che essi comincino a confrontarsi come ci si confronta tra persone per bene, a muoversi in anticipo e a guadagnare tempo e vantaggio esattamente come fanno quegli aspiranti amministratori di cui già si comincia a pronunciare i nomi. Penne è una città ferita anche da alcuni suoi “figli cattivi” ma, nonostante tutto, non merita proprio il tristissimo declino cui oggi come oggi pare destinata”.

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