PENNE – Cosa c’entrano i cani randagi con l’obbligo legislativo di raccogliere con la paletta le defecazioni degli animali? In apparenza nulla.
A Penne, però, gli amministratori pennesi hanno colto l’occasione per pubblicizzare a mezzo carta intestata del Comune il loro impegno amministrativo verso la problematica. Impegno sottoscritto con lettere inviate ai cittadini, con firme in calce del sindaco Rocco D’Alfonso e della consigliera comunale Margherita D’Agostino. In cosa consiste questo superlativo impegno amministrativo? Ricordare ai cittadini possessori di cani di raccogliere con la paletta le defecazioni degli animali (stabilito da una legge nazionale). Le lettere sono state inviate a tutti e, naturalmente, a spese dei cittadini. Circa 3 mila euro. A scoprire questa vicenda è stato il consigliere comunale di PenneSì, Matteo Tresca, che durante il consiglio comunale del primo agosto ha raccontato la vicenda all’assise municipale, impegnata ad approvare il bilancio di previsione 2012. “Io credo che si tratti di una legge nazionale e quindi chi ha il cane la conosce; se dobbiamo impiegare risorse pubbliche per inviare quelle lettere e ricordare ciò …”, disse al microfono Matteo Tresca. Seccata la consigliera comunale Margherita D’Agostino, Pd, che replica: “Le spese per le spedizioni di quelle lettere sono state attinte dal capitolo delle spese postali generali. Il problema degli escrementi è un problema che a me viene segnalato quotidianamente, tant’è che durante le processioni del Venerdì Santo facevamo la gincana lungo la strada; io mi sono solo permessa di sollecitare la sensibilità delle persone verso questo problema. Per quanto riguarda i cani randagi – aggiunge – ce ne sono più di 25 nel canile e vanno sostenuti, non possiamo smettere di pagare l’affitto e l’onorario per quegli animali, altrimenti li ammazzano”. La sensibilità della Consigliera D’Agostino insomma non ha confini. E la sostengono anche i contribuenti pennesi.