Sul noir Galluppi, siamo d’accordo: la Fondazione è solo danneggiata

Fondazione degli archivi e dei musei Penne
Fondazione degli archivi e dei musei Penne

PENNE – Prendiamo atto dell’intervento della Fondazione degli archivi e dei musei che nulla toglie e nulla aggiunge a quanto Lacerba ha già pubblicato sul noir Galluppi.

E cioè: la Fondazione, nata l’anno scorso quasi in contemporanea all’apertura del museo d’arte moderna e contemporanea, è l’unica danneggiata a livello patrimoniale dal conferimento operato dal Comune della donazione Galluppi che contiene almeno 17 opere su 55 complessive i cui autori sono incerti (“quelle opere andavano cassate, restituite alla vedova, ma poi non se ne fece nulla per l’opposizione del sindaco dell’epoca, Marcotullio”, dichiarò Gian Carlo Bojani, il critico d’arte che curò il percorso scientifico del museo d’arte moderna e contemporanea, nonché consigliere scientifico della Fondazione). Infatti, non può essere di un milione e 188 mila euro la dote patrimoniale acquisita dalla Fondazione per la donazione, ma molto meno se un Paul Klee, che vale per i Galluppi (e per il Comune) 120 mila euro, non è del pittore svizzero, ma probabilmente di un certo Bruno Ceccobelli, pittore umbro vivente (è sempre il Bojani a sostenerlo).

Lacerba ha scritto che i dipinti, rimasti fuori dal catalogo ufficiale, sono esposti sub judice in un compactus del museo. Così come la nostra testata ha correttamente riferito delle valutazioni opera per opera contenute nella delibera di giunta comunale del 15 dicembre 2011 che non è altro che la copiatura dell’atto di donazione siglato nel 2003 a Roma presso il notaio Paolo De Agostini. Così deliberando, l’amministrazione D’Alfonso ha ceduto in uso per 30 anni la donazione. Di cui ci siamo interessati solo oggi, a distanza di 12 anni dalla Biennale d’arte del 2000, quando vennero esposte le opere, perché solo nel dicembre scorso è venuta fuori la delibera che svelava le stime dell’atto di donazione che ovviamente nessuno conosceva. Null’altro da aggiungere, se non una domanda: il Comune non dovrebbe rifare la cessione in uso alla Fondazione?

Articoli correlati

Pin It on Pinterest

Share This