PENNE – Da mercoledì l’istituzione per i servizi sociali Vestina minaccia di sospendere le prestazioni a Penne, Collecorvino, Pescosansonesco, Corvara, Brittoli e Castiglione a Casauria.

Ma nella giornata di mercoledì 25 giugno è prevista una riunione con i sindaci per cercare di scongiurare l’emergenza. Anche il prefetto di Pescara segue l’evolversi della situazione. A spingere verso l’interruzione, i ritardi nei pagamenti dei Comuni e soprattutto della Regione. Il Comune di Penne, cioè il più grande del piano sociale che ha in Corvara il paese più piccolo, dal 2011 sta mettendo in bilancio almeno altri 200 mila euro di fondi propri ma, evidentemente, faticando ad incassare, non riesce a versare. Tra l’altro, non dispone ancora del bilancio 2014 che va approvato entro fine luglio. A Penne, dove si seguono almeno 600 persone, l’ente locale è debitore di almeno100 mila euro all’istituzione dei servizi sociali basata a Carpineto della Nora, dopo aver traslocato da Penne. E’ un organismo che si occupa di fornire servizi sociali a ben 42 mila abitanti; venne creato nell’ambito della Comunità Montana Vestina, con la monumentale sede pennese di palazzo Caracciolo ormai in liquidazione: è nelle mani dell’avvocato Nunzio Campitelli. L’istituzione avrebbe un credito di un milione e mezzo di euro nei confronti soprattutto della Regione dalla quale attende il pagamento di circa 500 mila euro. Si tratta di una somma maturata fra l’anno scorso e questo primo semestre del 2014. A fine mese, negli uffici collocati nelle vicinanze della bella chiesa di San Bartolomeo, ci si aspetta di incassare dai Comuni 300 mila euro; denaro che servirebbe a far fronte ai fornitori dell’istituzione che in alcuni casi si sono rivolti al giudice ottenendo decreti ingiuntivi per quasi 240 mila euro. “Noi dobbiamo versare 46 mila euro e lo faremo in tre rate. Sono fondi relativi al primo trimestre dell’anno”, spiega Antonio Zaffiri, sindaco di Collecorvino: anche qui si deve ancora votare il bilancio.

Berardo Lupacchini