Sanità e polemiche, D’Alfonso (PD) replica ai manifestanti. “Io difendo tutti i giorni l’ospedale”

PENNE – Il sindaco di Penne, Rocco D’Alfonso, replica ai manifestanti di sabato. Non ha gradito le critiche mentre lui, era rientrato a Reggio Emilia. Intanto, queta mattina, all’Emiciclo, Rocco D’Alfonso e Claudio D’Amario saranno ascoltati in audizione dalla Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale.

Ecco la lettera del sindaco ai cittadini che hanno manifestatato sabato. “In merito alle polemiche sollevate in questi giorni da alcune forze politiche sul destino dell’Ospedale S. Massimo, noto con grande amarezza che l’appello che avevo lanciato circa un mese fa per costituire un fronte comune in difesa del nosocomio pennese è caduto miseramente nel vuoto. Alcuni partiti e movimenti politici hanno dato vita, infatti, a un’evidente speculazione politica sulla vicenda del S. Massimo, anticipando di diversi mesi la campagna per le prossime elezioni amministrative e scagliandosi contro l’Amministrazione Comunale con argomenti faziosi e totalmente privi di fondamento. A questi partiti e movimenti politici voglio replicare che l’Amministrazione Comunale difende l’Ospedale S. Massimo tutti i giorni e non solo in occasione dei cortei di protesta. Lo fa nel Comitato Ristretto dei Sindaci della Asl di Pescara, dove alcuni giorno fa ho chiesto ufficialmente e fatto mettere a verbale che la chiusura del Punto Nascita venga prorogata per ragioni di sicurezza almeno fino al prossimo mese di marzo e che vengano colmate le carenze di organico in Radiologia e al Centro Trasfusionale che si produrranno con i pensionamenti del Dott.Di Campli e dalla Dott.ssa Rossi. Lo fa in tutte le istituzioni e gli organismi a carattere regionale (domani, ad esempio, effettuerò un’audizione in difesa del Punto Nascita del S. Massimo di fronte alla Commissione di Vigilanza della Regione Abruzzo). Lo fa, infine, confrontandosi quotidianamente col Dott. Claudio D’Amario, Direttore Generale della ASL di Pescara, cui abbiamo chiesto più volte di adoperarsi per potenziare l’Ospedale di Penne con personale e mezzi adeguati. È anche grazie a questa continua attività di pressione che sono approdati negli ultimi anni al nosocomio pennese medici di primissimo piano, che si sono aggiunti a quelli assai validi che vi lavoravano già mantenendo assai alto il livello qualitativo delle prestazioni erogate. Infine, voglio ricordare che la classificazione del S. Massimo come presidio di area particolarmente disagiata è l’unica che gli consente di sopravvivere in deroga agli standard fissati dal decreto Lorenzin, ed è questa la ragione per cui tutti i Sindaci dell’area vestina si sono trovati d’accordo nel sostenerla di fronte al Governatore D’Alfonso e all’Assessore alla Sanità Paolucci”.

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