PENNE – A rimorchio delle notizie anticipate (5 e 16 maggio) da Lacerbaonline, l’amministrazione municipale di Penne ha, finalmente, levato la voce per le “frecciate” sul corpo già martoriato del “San Massimo”, sempre più simile a San Sebastiano! Un lamento ineludibile e un po’ contraddittorio: invece di fornire alla gente spiegazioni, le chiede, ma fatica pure a farsi udire da chi di dovere.
Il lamento municipale, insomma, è “ciopp” ma, almeno, è anche un doveroso atto di resipiscenza, dopo l’attonito e prolungato silenzio seguito a quelle notizie. Le decisioni per l’Oculistica, da (ri)precisare perché incomplete nelle cronache relative alle tardive prese di posizione del Municioppo pennese, sono tre: 1) dimezzamento delle sedute operatorie; 2) riduzione di una giornata di presenza dell’unico dirigente medico in servizio (non più quattro giorni a settimana ma tre); 3) soppressione del servizio del secondo medico, il giovedì mattina, per le visite ambulatoriali. Le decisioni, operative dal 1^ giugno, seguono l’inutile, se non provocatoria, conferenza stampa sul “Piano di Sviluppo” (!) dell’Ospedale, del 29 aprile scorso! Quasi un suggello alla presa per i fondelli dei Vestini. Comunque, va dato atto al Municioppo di essersi dato una mossa e, indotto dalle notizie di Lacerba, di aver trascorso il fine settimana a lavorare di gran lena con la stampa (il Centro, 17 e 18 maggio), per esibire un volenteroso impegno, benché fumosetto e un po’ declamatorio. Per schivare altri dolorosi ganci, Lacerba sprona il Municioppo a non abbassare la guardia sull’Ospedale. In particolare, gli suggerisce di tenere viva l’attenzione sull’area chirurgica, insidie e agguati potrebbe prossimamente balenare da quel settore. Lacerba, dal canto suo, si riserva la premura di lanciare l’allarme allo scoccare di nuovi eventuali dardi contro il “San Massimo” o all’inoltro di ulteriori nuovi bidoni da rifilargli. Settore chirurgico, inteso bene? Settore chirurgico; ci si ricordi, settore chirurgico…
Gianni Cutilli