PENNE – Corsa a tre per il posto di primario di Medicina all’ospedale San Massimo. Dalle notizie che filtrano si sa che i favoriti sarebbero due medici pescaresi e un camice bianco romano. Ma c’è anche chi, come il dottor Giancarlo Carota, pennese, da molti anni in reparto, sarebbe coltiverebbe speranze avendo ricevuto alte votazioni nelle prove svolte. Chi la spunterà avrà un contratto di cinque anni.
Sono ventotto i candidati in corsa per il posto nel nosocomio di Penne. La selezione è curata da una commissione presieduta da Fernando Guarino, direttore sanitario della Asl; con lui anche Lucio Del Forno, direttore della Medicina dell’ospedale di Chieti e il dottor Giancarlo Traisci, già primario a Penne, che guida la divisione del Santo Spirito. In dirittura d’arrivo anche la procedura di nomina del primario di Medicina a Popoli: 25 candidati esaminati. A Penne intanto si aspetta la riapertura del punto nascita chiuso per un mese fino al 14 gennaio. La decisione, motivata dalla Asl a causa di problemi di personale medico non altrimenti risolvibili dopo una serie di pensionamenti, ha scatenato disservizi e proteste. Specie la Fiasl col segretario provinciale Gabriele Pasqualone ha chiesto le dimissioni del manager D’Amario. Polemiche giunte sul tavolo del ministero dove il senatore Alfonso Mascitelli dell’Italia dei Valori ha stigmatizzato la chiusura temporanea definita come interruzione di pubblico servizio. Il Pdl lo ha attaccato, invitandolo a tornare a lavorare all’ospedale pennese dove il politico è in organico come ginecologo.
D’Amario ha però promesso al sindaco Rocco D’Alfonso che il punto nascite resterà in piena attività e anzi sarà rafforzato. Sta per essere nominato anche il nuovo direttore sanitario dell’ospedale proveniente da fuori regione. Intanto, il San Massimo è stato scelto dalla fondazione Santa Rita per ospitare nuovi servizi grazie alla presenza del dottor Alessandro Della Sciucca, gastroenterologo, promotore della fondazione presieduta dal professor Umberto Nocelli.