Rondò alla Totò

PENNE – Cosa succede per la tanto reclamizzata, da destra e sinistra, rotonda da realizzare alla confluenza fra l’ex statale 81 e l’ex statale 151 in viale San Francesco? Nulla, non accade nulla. La Provincia ha dato a vedere di aver assegnato i lavori per 523 mila euro, installato le casette con bagno chimico del cantiere, transennato la zona, tagliato un albero, ma di mezzi in azione non v’è traccia.

 

E’, quella del rondò, una vecchia iniziativa provinciale esaltata dalla precedente giunta di palazzo dei Marmi, quella De Dominicis, ripresa a tamburo battente, sempre in occasione di campagne elettorali, dall’attuale governo di Guerino Testa. Il risultato è sempre quello: nulla. “L’efficienza dell’amministrazione provinciale mi pare proprio ai minimi termini”, ironizza protestando Piero De Bonis, coordinatore pennese del partito democratico. A dare ascolto a certe fonti, pare che il rondò non si farà proprio. Problemi nel sottoterra: cavi telefonici, e non solo, sfuggiti alle ispezioni preventive che renderebbero assai problematico l’intervento. Ma forse sotto c’è qualcos’altro in materia di espropri.

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