PENNE: UNA SANTA BARBARA IN CASA, ARRESTATO

Avrebbe detenuto nella sua casa di Penne più di 100 chili di esplosivo senza autorizzazione. Per questa ragione un uomo di 45 anni è stato arrestato dai carabinieri della locale Compagnia.
Nei giorni scorsi, decine erano state le segnalazioni al 112 di residenti che, impauriti da violente deflagrazioni nei pressi delle loro abitazioni, sia nelle ore diurne che notturne, avevano richiesto l’intervento, preoccupati per la violenza delle esplosioni.
I militari dell’Arma hanno iniziato quindi una serrata attività che avrebbe permesso di individuare, in brevissimo tempo, il sospettato e la sua abitazione. Nelle prime ore di lunedì 30 ottobre, è scattato pertanto la perquisizione domiciliare che, effettuata unitamente ai colleghi del Nor, avrebbe permesso di rinvenire una vera e propria polveriera all’interno dell’abitazione; si è scoperto, infatti, un vero e proprio deposito di materiale esplodente, sia di libera vendita che, soprattutto, di fattura clandestina. È stato quindi attivato nell’immediatezza il rigido protocollo che permettesse di mettere in sicurezza l’area e garantire l’incolumità delle persone residenti all’interno del palazzo che, per ovvie ragioni, veniva evacuato. Dopo l’intervento del personale sanitario e dei vigili del fuoco di Penne che hanno cinturato la zona, sono giunti sul posto i carabinieri artificieri del Comando provinciale di Chieti.

Le operazioni congiunte con i militari della locale Compagnia hanno fatto emergere un quadro molto preoccupante: sarebbero stati rinvenuti ordigni, esplosivi di manifattura artigianale e di natura clandestina, materiali esplodenti con la pericolosissima polvere “Flash” (una particolare miscela di polvere la cui combustione è molto rapida e che ha un potente effetto deflagrante), nonché esplosivi di categoria F3 e F2 sia commerciali che vietati, per un peso complessivo di circa 300 chili. Importante sottolineare che è stato stimato un peso complessivo di esplosivo attivo di circa 100 kilogrammi, quantità questa che se fosse stata innescata, avrebbe causato un’enorme deflagrazione che, certamente, avrebbe provocato ingenti danni all’interno del centro abitato e avrebbe messo a serio repentaglio l’incolumità pubblica. Sarebbero state rinvenuti anche, attrezzi e oggetti rudimentali utili per il confezionamento del materiale esplosivo che, unitamente al materiale esplodente, veniva sottoposto a sequestro penale.
Le indagini in corso cercheranno adesso di dimostrare cosa abbia spinto l’uomo a detenere questo grosso quantitativo di esplosivo e se lo stesso fosse destinato alla vendita sui canali non ufficiali, considerata l’alta offensività del materiale sequestrato. L’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Pescara, in attesa dell’interrogatorio di garanzia previsto nei prossimi giorni.

 

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