
PENNE – Salta in commissione la deroga al piano regolatore comunale per costruire in via dei Lanaioli la nuova scuola elementare “Mario Giardini”.
La delibera tornerà in commissione per essere approfondita soltanto a gennaio prossimo. Erano assenti il presidente della commissione, Daniele Toppeta (PD), e il suo vice, Matteo Tresca (Sel): per regolamento, l’organismo non poteva deliberare. A far “saltare il banco”, poi, ci ha pensato il consigliere comunale di “Penne Nuova”, Antonio Baldacchini, l’unico dell’opposizione che oggi ha partecipato ai lavori, il quale ha illustrato alcune problematiche in merito all’esecuzione dell’appalto per la edificazione del nuovo plesso scolastico. Tra cui, quella, non secondaria ai fini del procedimento, di approvare la deroga al prg solo dopo la procedura di appalto. Secondo Baldacchini questa scelta snaturerebbe, sul piano giuridico, i criteri fondamentali contenuti nel procedimento amministrativo. Il consigliere comunale di opposizione ha chiesto all’amministrazione comunale di incaricare un legale, esperto in materie urbanistiche, e dirimere i dubbi: «Si può ipotizzare – ha detto Baldacchini – l’utilizzo del contratto di disponibilità per costruire un’opera pubblica strategica e vitale per la comunità come appunto una scuola? Per la Corte dei Conti (sezione Puglia) è sconsigliabile, perché – recita la sentenza – tale strumento è applicabile soltanto per finalità temporanee». Il prossimo 30 dicembre, oltre alle interrogazioni, si celebrerà l’udienza conoscitiva nel corso della quale saranno sentiti il revisore dei conti e il responsabile finanziario dell’ente. Entrambi dovranno spiegare se, questa opera pubblica voluta dal centrosinistra, rischia di far esplodere il bilancio comunale. A soffiare sul fuoco anche il consigliere comunale Remo Evangelista e presidente del consiglio comunale Gabriele Vellante. Astenuto il capogruppo del PD, Ezio Giancaterino. Il sindaco Rocco D’Alfonso in pochi giorni ha incassato un altro ko dopo le proteste per la Tares.