Penne: ora anche la Cgil attacca D’Alfonso. «Vuole ridurre il servizio scuolabus»

PENNE – La scure dei tagli per ridurre la spesa del Comune si abbatte anche sul trasporto scolastico.

A settembre ci saranno grandi cambiamenti per quanto riguarda il servizio degli scuolabus: in base all’atto di indirizzo predisposto dalla giunta D’Alfonso per affidare l’appalto per il prossimo quinquennio, il numero dei mezzi è stato ridotto da sette a cinque, così come quello delle tratte. Questo provvedimento, secondo la Filt -Cgil, rischia di creare notevoli disservizi alle famiglie e allo stesso tempo finirà per incentivare ulteriori drammi occupazionali poiché alcuni autisti e accompagnatori potrebbero perdere il posto di lavoro. Il Comune ha infatti deciso di diminuire gli scuolabus che faranno la spola tra gli istituti scolastici e le abitazioni dei bambini, i quali saranno costretti ad utilizzare il servizio pubblico con più sacrifici rispetto al passato, in quanto, riducendosi il numero delle tratte e dovendo coprire ugualmente l’intero territorio comunale, diventeranno più lunghi i percorsi relativi ad ognuna di esse. «A nulla sono valse», dice il segretario provinciale della Filt Franco Rolandi, «le tre convocazioni che l’amministrazione pennese ha inteso promuovere con la Filt Cgil di Pescara e i rappresentanti sindacali aziendali per vagliare soluzioni utili ad evitare di ripetere l’esperienza negativa conclusasi con l’ultima gestione del servizio». Negli incontri, infatti, la Filt Cgil non si era limitata a ricordare al sindaco D’Alfonso i tanti problemi sorti con l’appalto triennale appena scaduto come le continue irregolarità riscontrate nei mezzi e, non meno grave, il mancato rispetto dei contratti di lavoro ai dipendenti, ma aveva suggerito una serie di proposte in grado di conciliare le esigenze del bilancio municipale con il diritto dei cittadini a usufruire di un servizio efficiente. Il sindacato aveva anche suggerito di utilizzare uno dei pulmini come bus navetta a pagamento per migliorare la mobilità urbana a vantaggio di disabili e anziani che hanno difficoltà a raggiungere zone molto periferiche. «Nessuna delle nostre richieste», commenta Tito Viola responsabile della Camera del Lavoro Cgil di Penne, «è stata accolta dagli amministratori che in questo modo stanno creando le basi per una situazione che diverrà presto fortemente problematica».

Claudia Ficcaglia

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