PENNE: IL SAN MASSIMO ENTRA IN CAMPAGNA ELETTORALE ?
La protesta che si è svolta in piazza in difesa dell’ospedale

Resta alto il livello di protesta sulle sorti dell’ospedale. Ieri pomeriggio un centinaio di persone si è radunato in piazza Luca da Penne per rispondere all’ennesimo appello sulla sanità. Pochi i sindaci del territorio, diversi gli esponenti che si oppongono alla maggioranza di centro destra che guida la Regione: da Marco Fars di Rifondazione comunista a consigliere regionale de Pd Antonio Blasioli, al vice presidente del consiglio regionale del Movimento 5 Stelle Domenico Pettinari.

C’è da dire che a Penne si voterà per il nuovo sindaco e dunque la battaglia sul San Massimo entra a pieno titolo. Tutto ciò che non va all’ospedale è stato sottolineato nei vari interventi. Anche Gabriele Frisa, segretario cittadino di Rifondazione comunista, ha puntato il dito sulle carenze dei servizi offerti. Accorpamenti e limiti insomma che interessano il reparto di medicina a corto di dottori e che di notte fino a settembre non dispone della guardia medica ma solo degli anestesisti. È considerato un bluff poi il piano di riordino degli ospedali abruzzesi deliberato dalla giunta regionale. “siamo in forte ritardo e si rischia di superare il termine massimo dell’aprile ‘22 concesso per gli ospedali in zona sismica di potersi difendere dal decreto Lorenzin”, ha commentato Domenico Pettinari che ha prodotto una interpellanza al presidente Marco Marsilio sulle inefficienze del San Massimo che attende una risposta.

“È una messa in scena: è una finta promozione quella del San Massimo a ospedale di base. Nei fatti non ci siamo proprio. È una riorganizzazione mascherata che cozza con risorse e mezzi che non sono destinati qui. È ora di finirla con la presa in giro!”, hanno tuonato Michele Giancaterino e Tonino Marrone dell’associazione Salviamo l’ospedale di Penne che al suo interno tuttavia registra qualche dissensò. Ieri mattina il sindaco Mario Semproni ha avuto un incontro con il direttore generale della Asl Ciamponi e il dottor Parruti. Semproni, che non si ricandida a sindaco, è fiducioso invece sul futuro assetto dell’ospedale che secondo i piani regionali disporrà di tre primari: in medicina, chirurgia e lungodegenza. Sarà l’atto aziendale della Asl che seguirà il piano della nuova rete ospedaliera a dare risposte concrete sull’offerta sanitaria vestina. I dubbi dei molto scettici restano e i candidati a primo cittadino dovranno convincere la piazza. Fra ospedale e Brioni qui i problemi non mancano proprio.

Berardo Lupacchini

Le foto del servizio sono di Eleonora Di Vincenzo che proporrà, sabato mattina, un approfondimento sulla giornata dedicata al San Massimo 

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