PENNE: IL MAGISTRATO CON IL SORRISO

L’eredità, l’etica e il pensiero di Emilio Alessandrini che il 30 agosto avrebbe compiuto 81 anni. Penne non lo dimentica. Quel giovane magistrato, nato in una casa lungo il corso che porta il suo nome, venne ucciso a 37 anni da un commando di Prima Linea nella Milano in cui lavorava: in veste di sostituto procuratore della Repubblica aveva firmato la prima requisitoria nel procedimento sulla strage di piazza Fontana prima che il processo venisse spostato a Catanzaro. Alessandrini, di idee progressiste, venne colpito dal terrorismo di sinistra che rivendicando l’attentato gli rese onore per la sua capacità e per il modo in cui operava, avendo conferito molta efficacia alle istruttorie. Alle 17 l’appuntamento è nella sala consiliare del Comune per parlare di lui.

Sono in programma gli interventi del figlio Marco, già sindaco di Pescara, di Federico Squartecchia, presidente dell’Ordine degli avvocati di Pescara, di Giuseppe Bellelli, procuratore capo della Repubblica di Pescara e del magistrato emerito Vito Zincani. A fare gli onori di casa il sindaco Gilberto Petrucci, quindi Nazario Pagano, presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, Gaetano Lisa, vice prefetto vicario di Pescara e il sindaco del capoluogo adriatico Carlo Masci. I lavori saranno coordinati da Giovanni Di Teodoro, pennese doc, già questore di Lodi. 

B.Lup.

Articoli correlati

Pin It on Pinterest

Share This