PENNE – Passa a maggioranza la delibera sull’assestamento di bilancio con 9 voti a favore, 2 astenuti, 5 contro e un assente.
Brilla, infatti, proprio l’assenza telecomandata del consigliere comunale di minoranza, Vincenzo Di Simone, il quale a metà consiglio comunale ha abbandonato l’assise municipale per evitare che, in caso di voto contrario di tre consiglieri della maggioranza, la delibera non fosse passata. Maggioranza che esce a pezzi e frantumata. Pasqualone ha presentato tre interrogazioni consiliari a risposta scritta; in una delle quali, l’ex assessore comunale del Pd chiede al diretto interessato, cioè il sindaco, di informare l’assise sulla professione che ha svolto prima accettare la candidatura. Il primo cittadino ha scaricato le responsabilità del consistente debito finanziario accumulato dal Comune sulle spalle di Lucio Marcotullio. Solo più tardi, si è corretto: “Ho espresso solo un dato contabile, niente di politico”. L’incidente ha scatenato le ire dell’ex assessore di Marcotullio, Gino Bianchini, che ha replicato a muso duro: “Voi del Pd non avete chiarezza”. Il consigliere comunale di Unione Moderata, Remo Evangelista, ha rotto definitivamente con la maggioranza votando contro il provvedimento; mentre Vellante e Pasqualone si sono astenuti. La coalizione “Per Penne” non c’è più. Passa, dunque, l’assestamento di bilancio, con entrante “incerte”, che potrebbero mettere a rischio il prossimo consuntivo. Tagliati fondi per l’equipaggiamento di operai dell’ufficio tecnico e divise dei vigili urbani. Colpiti ancora una volt ai dipendenti comunali, che sono pronti a proteste clamarose.