Penne 1920/Penne 2020 – QUEL SORRISO FRA I PALI. Vincenzo Orsini, il portiere che si congelò

PENNE – L’esordio a 16 anni nell’allora campionato di Promozione dopo la trafila nel settore giovanile dove ad allenarlo c’erano il compianto professor Giuseppe Mancini e il suo collega ancora oggi in attività, Corrado Di Federico. Per Vincenzo Orsini, classe 1953, il Penne calcio è stata naturalmente una palestra di vita.

Una carriera in biancorosso durata però poco: dal 1969 al 1978 quando a soli 25 anni decise di lasciare la casacca rigorosamente nera ai tempi dell’estremo difensore per dedicarsi al lavoro ed allo studio. “Un amore nato come tutti i ragazzi a scuola. Tutti al campo, non c’era null’altro. Ricordo l’esordio nel 1969 in Promozione per sostituire Ciuffini, avevo 16 anni. Una potentissima tromba d’aria abbatté il muraglione del campo sportivo. Giocai poche partite con Ermete Novelli allenatore: un personaggio di cui serbo un ottimo ricordo, come degli altri ovviamente: Cristoforo Pinti, Rocco Core il migliore, Cipollone, Guido Colangelo. Quando andavamo a giocare nella Marsica non c’era ancora l’autostrada e si attraversavano paesi e luoghi come le gole di San Venanzio a Raiano. Ricordo che a Forca Caruso, vicino a Collarmele, Novelli ci faceva scendere dal bus e ci ordinava di eseguire alcuni esercizi atletici”. Un fiume in piena, Orsini, tanto vale lasciarlo parlare. “Sempre con Novelli, giocammo in Coppa Italia in Puglia, a Giovinazzo. Arrivammo tardissimo, anche quello fu un viaggio assurdo sulla strada ordinaria, mancava l’A14. Entrammo in campo, con noi giocava anche Franco Oddo in prestito dal Pescara per un milione di lire, con la mela mangiata negli spogliatoi. Perdemmo 3 a 1, poi al ritorno vincemmo 1 a 0 ma non bastò a qualificarci. E quel giorno a Trasacco?Al ritorno si ruppe il bus che guidava Domenico Cutilli. Non funzionavano i fremi in pieno inverno, l’autista ci disse di procurarci molte monetine da 10 lire che sarebbero servite come guarnizioni ed a turno, su sua richiesta, gliene dovevamo fornire: funzionò!Altri tempi davvero. Ad Atri, uno dei pochi campi erbosi, giocammo sotto la neve e con un freddo incredibile. Perdemmo 2 a 1 e subii il gol decisivo con il pallone che mi passò fra le gambe, ma ero congelato letteralmente. Ricordo Lello Pilone che mi aiutò a tornare in vita, non sentivo più le mani.”.  Gli spareggi del 1976 per risalire in Promozione (nel ’71 il Penne retrocesse in prima categoria) con il Raiano, a Chieti, vennero vissuti da Vincenzo Orsini, uno dei tre portieri insieme a Frasca e Di Giorgio, così:”Guido Colangelo non usava indicare chi dovesse essere il portiere: annunciava la formazione riservandosi di segnalare dopo l’estremo difensore. A Chieti mi prese in disparte per dirmi:”Vincenzo, non ti vorrei caricare di troppe responsabilità, para Roberto Frasca oggi…”. Orsini ne ha viste tante ed è una miniera di fatti ed aneddoti. “A Pizzoli vincevamo per 3 a 0 quando presi gol con un tiraccio dai 25 metri che mi scavalcò. Un nostro tifoso cominciò ad apostrofarmi in maniera davvero pesante al punto che anche uno come me, piuttosto mite, perse la testa replicandogli platealmente che lo avrei picchiato. Negli spogliatoi, il bravo dottor Perilli, il presidente del Penne e mio primario radiologo all’ospedale, mi schiaffeggiò rimproverandomi duramente per il gesto, ma risposi di essere stato provocato. Mi disse: non si risponde ai super maleducati”. Altri tempi, un altro calcio. “Spesso finivamo le stagioni a credito di rimborsi spese con la società. A dimostrazione del fatto che io non ho mai giocato per soldi, alla ripresa della preparazione per la stagione successiva, rinunciavo alla metà del credito per devolverlo alle casse sociali”. Chiusura sull’attualità:”Auguro ai colori biancorossi che seguo tutto il bene possibile: il Penne è un simbolo di questa nostra cara città!””:

STORIE BIANCOROSSE

Lacerba dedica al centenario del Penne calcio fino a tutto il 2020 un amarcord sia nella versione cartacea sia in quella online (lacerbaonline.it) che per ovvie ragioni potrà ospitare molti più interventi. Coloro i quali fossero interessati a inviarci ricordi personali, possibilmente con foto a corredo, sono pregati di contattare il 339-4044302 o la seguente mail:blupacchini@gmailcom

Articoli correlati

Pin It on Pinterest

Share This