Farindola: ostello a Franca che donò gli organi a cinque persone

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FARINDOLA. Il nome di Franca Costantini a Farindola rimarrà sempre sinonimo di solidarietà e altruismo.

L’ostello comunale è stato intitolato a lei, alla giovane madre di 43 anni, morta due mesi fa all’ospedale di Teramo per le complicazioni seguite a un aneurisma celebrale che, prima di morire, con estrema lucidità, ha espresso il desiderio che i suoi organi fossero donati. Il suo gesto d’amore ha salvato la vita a cinque persone e ha dato una speranza di sopravvivenza ad altre due. Un cerimonia, quella che si è svolta in località Macchie dove sorge la struttura di accoglienza ora affidata e gestita dall’Agbe di Pescara, (l’associazione genitori bambini emopatici), alla quale hanno partecipato in massa tutti i concittadini di Franca, gli amici e soprattutto la famiglia che ha ringraziato l’amministrazione comunale per questo riconoscimento. A ricordarla sono state soprattutto le parole commosse del sindaco Antonello De Vico. La giornata è proseguita con altre iniziative organizzate dall’Agbe che ha voluto celebrare il valore della donazione con una manifestazione dedicata al volontariato. Grazie ad una convenzione tra l’associazione e il Comune di Farindola l’ostello è diventato il rifugio di tante famiglie con bambini malati che qui riescono a trascorrere dei momenti sereni a contatto con la natura.

Claudia Ficcaglia

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