LORETO: IL SOLE IN CLASSE, L’ALLEANZA TRA MIUR E AMBIENTE DIVENTA PROGETTO DIDATTICO GRAZIE AD ANTER, Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili

La classe quarta della scuola di primo grado di Passo Cordone, guidata dalle Maestre Mimma Granchelli e Maila Costante, ha aderito al progetto di formazione e informazione Il sole in classe, sintesi delle esigenze di due Ministeri la cui azione guarda al futuro, Scuola ed Ambiente e che vengono interpretate da ANTER, associazione no-profit, nella missione di diffusione della cultura della tutela ambientale e promozione della conoscenza e sviluppo delle energie prodotte da fonti rinnovabili. Nei turni mattutini successivi coinvolte anche le altre classi, comprese le prime.

Come? Parlando e confrontandosi con quelli che nel 2030, limite temporale del piano strategico del Ministero dello Sviluppo Economico entro il quale l’Italia dovrà utilizzare il 30% dell’energia consumata proveniente da fonti rinnovabili, saranno uomini e donne con sempre più consapevolezza che da loro dipende la salvezza dell’ecosistema. In che modo? Attraverso le parole di Cosimo Santilli, uno dei 72 ambasciatori nazionali ANTER e attraverso filmati e cartoni animati, lasciando intatta la complessità dei temi ma utilizzando il linguaggio della comunicazione diretta e semplice mai banale.
La partecipazione degli alunni è stata talmente attiva da sorprendere anche lo stesso Santilli : preparati e responsabili al punto da anticipare problematiche e risposte, il loro è stato un viaggio “green”nella storia delle energie rinnovabili e non rinnovabili, tra le emergenze causate dai cambiamenti climatici, tra le abitudini quotidiane che possiamo modificare per ridurre l’inquinamento.
Sarà l’educazione ricevuta da famiglia e scuola, sarà l’effetto dirompente di Greta Thunberg e Felix Finkbeiner, il bambino che, a soli 9 anni fondó Plant for the Planet , che gli alunni non solo hanno dimostrato conoscenza di termini e questioni ma hanno testimoniato la volontà di volerci essere nella sfida della sostenibilità del futuro. In quel nugolo di giovani vite i format didattici, come quello presentato, consentono di sperare che siano loro a ri-formare gli adulti attraverso piccoli gesti della vita di ogni giorno che, insieme ad altre buone pratiche, assicuri l’avvenire sostenibile.
Del resto, che il petrolio avrebbe causato un disastro ecologico già si sapeva 60 anni fa ma nessuno ci ha mai pensato!

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