LORETO APRUTINO: RIAPRE L’ANTIQUARIUM COMUNALE

Ieri mattina a Loreto Aprutino si è tenuta la cerimonia di riapertura dell’Antiquarium Comunale, a 25 anni esatti dalla data di inaugurazione e ben 14 anni dopo la chiusura. L’evento, inserito all’interno della più ampia manifestazione “Antichi Vestini” organizzato dall’Archeoclub Cepagatti, ha visto la presenza di numerosi amministratori del territorio, funzionari archeologici e tantissimi cittadini trepidanti di rivedere il prezioso museo archeologico locale.

Al convegno svolto nel Teatro Comunale hanno portato i saluti il sindaco Renato Mariotti, il presidente della Fondazione dei Musei Civici di Loreto Aprutino Mauro Di Zio e il presidente della Fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio, a cui si sono poi aggiunti gli interventi degli archeologi Carlo Tozzi, Marta Colombo, Marco Serradimigni, Andrea Staffa, Rocco D’Errico, del cuoco Gabriele Maiezza e del vitivinicoltore Francesco Paolo Valentini. Durante la cerimonia il sindaco Mariotti a nome dell’Amministrazione Comunale ha consegnato degli attestati ai volontari che negli anni si sono distinti per la riscoperta e la valorizzazione del patrimonio archeologico locale.

Nel suo intervento il presidente del polo museale Mauro Di Zio ha auspicato in tempi brevi la firma della lettera di intenti tra sindaci, comunità montana, musei, associazioni e università che, con il contributo della Soprintendenza, perseguono l’obiettivo comune di uno sviluppo turistico basato sulla ricerca archeologica e la valorizzazione delle peculiarità storiche, artistiche ed enogastronomiche del territorio.

Al termine del convegno, poco prima del taglio del nastro, c’è stato il momento del conferimento ufficiale della benemerenza civica assegnata dal Consiglio Comunale al vitivinicoltore e cavaliere del lavoro Francesco Paolo Valentini, per aver da sempre rappresentato con la sua famiglia il nome di Loreto Aprutino in tutto il mondo. A Valentini è stato consegnato il medaglione della “Chimera Lauretana”, realizzato da artisti ed artigiani locali traendo ispirazione proprio da un reperto archeologico rinvenuto nei primi scavi in località Fiorano.

 

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