A causa di una potatura sbagliata, l’albero monumentale, la “quercia delle streghe” di Loreto Aprutino, crolla sulla macchina del proprietario del terreno.
Italia Nostra e Wwf segnalano che ancora una volta non si è riusciti a proteggere un bene naturale prezioso: la “quercia delle streghe”, era l’albero monumentale più grande della provincia di Pescara e tra le più grandi d’Abruzzo per diametro del fusto, data una circonferenza di ben 6,40 metri e una copertura di chioma di 24,20 metri, e per la sua età, stimata in circa 400 anni.
Nel comune aprutino, l’albero aveva un grande valore sociale e culturale: si racconta infatti che nel suo fusto cavo in tempo di guerra si nascondevano il grano e altri generi alimentari, e che abbia anche dato rifugio ai partigiani.
Secondo la ricostruzione fornita dalle associazioni in un comunicato, il proprietario del terreno su cui sorgeva aveva chiesto al Comune l’autorizzazione a potare l’albero.
La valutazione specialistica che ne era seguita aveva concesso la potatura, così, dicono Italia Nostra e Wwf, “l’albero è stato potato dei suoi rami per una parte della sua circonferenza, lasciando solo un enorme ramo, che infine è crollato sulla macchina del proprietario, parcheggiata proprio lì sotto. Anche un bambino avrebbe potuto prevedere che il grosso ramo sarebbe crollato, dividendo in due il fusto, ed anche un ignorante in materia poteva prevedere che il tronco si sarebbe aperto a metà. L’albero aveva bisogno di un aiuto per la sua vita e non di essere manomesso da una potatura discutibile, concessa per la ‘sicurezza’ umana”.
Quanto accaduto all’albero monumentale sottolinea le difficoltà di protezione del patrimonio naturalistico in Italia. Per legge, la cura delle piante, ancorché di interesse nazionale, è a totale carico di chi possiede i terreni su cui si trovano e spesso i proprietari vedono la loro manutenzione come una spesa inutile. Inoltre, le autorizzazioni ad eseguire tagli e potature sono spesso concesse da enti che, seppure preposti alla tutela del patrimonio naturalistico, non hanno sempre al loro interno dei veri esperti in materia.