Istituzione bye bye. Penne perde un altro pezzo pubblico

PENNE – L’istituzione dei servizi per il sociale della ex Comunità Montana Vestina lascia la sede storica di Penne per accasarsi a Carpineto della Nora. Accadrà da settembre.

Una scelta dettata dal fatto che a palazzo Caracciolo, sede di proprietà della soppressa Comunità Montana, arriveranno il centro servizi culturali (ospitato da anni in via Martiri Pennesi del 1837) e l’UTA, l’unità territoriale agricola che è ubicata all’Acquaventina. Penne però si vede togliere un altro ufficio importante che trasloca addrittura a Carpineto.

Dopo aver perso la Comunità Montana Vestina, la caserma della Forestale (ora a Collecorvino), anche l’istituzione se ne va nel momento in cui sta per assegnare l’appalto per il piano sociale di zona (5 cooperative sono in corsa). Senza contare che sono giorni delicatissimi anche per le sorti del palazzo di giustizia pennese, da pochi anni aperto dopo una ristrutturazione costata diversi milioni di euro.

Il governo intende chiudere sia il giudice di Pace che la sezione distaccata del tribunale di Pescara. Le commissioni giustizia di Camera e Senato hanno rilasciato il loro parere di competenza non vincolante, ma decisivo sul piano poltico, sul decreto legislativo che a settembre Roma dovrà riscrivere nella sua versione definitiva cambiando così la geografia giudiziaria italiana.

Il giudice di Pace dovrebbe essere salvato. In extremis potrebbe rimanere anche la sezione distaccata del tribunale nell’ambito di un piano di salvezza per i presidi giudiziari abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile del 2009. Per le valutazioni sulla giustizia nell’Abruzzo del dopo terremoto dovrebbe essere cioè tutto rinviato al 2015.

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