La nostra Terra, l’Abruzzo, è nota per le sue peculiarità paesaggistiche, enogastronomiche, per i meravigliosi borghi medioevali ma non tutti sanno che è anche terra di tartufi tanto che il Tuber Magnatum Pico, il tartufo bianco, è un’eccellenza non solo regionale ma nazionale!
Personalmente ho avuto modo di approfondire l’argomento con il Sig. Di Giandomenico Berardo appassionato di tartufi e promotore, con il dott. Leo D’Alessandro, della IV^ edizione dell’Evento “Il tartufo tra i sapori d’estate”. L’evento, che si terrà a Catignano il 2 giugno dalle ore 10:30, promuoverà il Convegno “Le potenzialità del tartufo nella provincia di Pescara”.
In questa intervista Leo D’Alessandro, Presidente dell’Associazione “Tartufai Val Pescara”, ci guiderà in questo “mondo” che noi associamo spesso ad altre note regioni italiane ignorando che tutto il territorio abruzzese, dalla zona del Fucino alla Marsica, dal fiume Pescara alla vallata di Montorio offre località ricche di questo prezioso tubero.
Presidente ci parli dell’Associazione Tartufai Val Pescara; qual è il vostro intento principale?
La nostra è un’associazione riconosciuta dalla Regione, gli obiettivi principali possono essere riassunti nella valorizzazione e tutela del nostro tartufo e la salvaguardia della libera ricerca.
Ci può spiegare perchè i luoghi citati sono ricchi di tartufi? Quali sono le particolarità di quei terreni?
La produzione in Abruzzo si differenzia a seconda dei vari territori e dai vari tipi di terreno e piante simbionti capaci di contrarre la simbiosi con il tartufo e produrre questi particolari funghi; 9 i tipi commestibili e commerciabili.
I sapori dei tartufi cambiano a seconda della tipologia di terreno?
Certo, nella provincia di Pescara ad esempio, è predominante la presenza del tartufo estivo, Tuber Estivum (scorzone), in quanto i terreni sono prevalentemente argillosi e tendenti al calcare. Da segnalare anche la cospicua presenza di piante simbionti quali leccio, roverella e quercia. Lungo le valli e i fossati non manca la presenza del Magnatum Pico che predilige terreni alluvionali ad alto profilo.
Il tartufo abruzzese, soprattutto il Magnatum Pico sta avendo un gran successo anche per il suo gusto versatile …
Il tartufo bianco, il più richiesto per il suo profumo intenso e il gusto delicato, è delizia di tanti bongustai italiani e stranieri. Purtroppo in Abruzzo c’è ancora molto da fare per poterlo caratterizzare come tartufo abruzzese in quanto viene commercializzato in regioni più attrezzate della nostra.
Questo spiegherebbe perché molti abruzzesi ignorano il potenziale che la nostra regione ha in merito a questo prezioso prodotto molto richiesto e molto costoso!
Per approfondire l’argomento vi consiglio di partecipare al convegno presso l’Auditorium Comunale di Catignano che vedrà protagonisti oltre al Presidente tartufai Val Pescara dott. D’Alessandro, noti relatori ; cito il dott. Fabio Cerretani, Presidente Nazionale della Federazione Nazionale tartufai, il dott. Sergio Mustica, micologo e il biologo prof. Filippo Spognardi.
Dopo il convegno ci sarà una visita guidata nel centro storico del paese che curerò personalmente, la possibilità di assistere ad una prova cinofila grazie al sig. Luigi di Bacco, educatore cinofilo della Maiella e per concludere un pranzo conviviale presso il Ristorante “Villa Claudia” di Catignano dove si potrà degustare il protagonista della giornata ; il tartufo!
L’evento patrocinato dal Comune di Catignano, si avvale anche della collaborazione dell’Ass. Cult. Musicale e di Ricerca Artistica Mousichè e della presenza di Giulia Di Giandomenico, cantante catignanese che allieterà gli ospiti durante il pranzo. Assolutamente vietato mancare per 4 semplici ragioni: Cultura, Promozione del territorio, Bellezza, Bontà!
Annalisa Piermattei