PENNE – La pagina iniziale del sito web del Comune di Penne informa che l’indirizzo di “posta elettronica certificata” (pec) dell’ente sarebbe la seguente: suapucbassasabino@pec.it.
Naturalmente, si tratta di uno dei dérapage di cervello ostentati dal Palazzo (rectius, stamberga), dove, ovviamente, sono tutti dotati di capacità, competenze e attitudini professionali tali che nessuno s’accorge di una simile boiata o, più probabilmente, tutti fanno spallucce molto salutari, perché, si sa, “chi si fa i fatti propri campa cent’anni”! In realtà, quell’indirizzo pec appartiene alla “Unione di Comuni della Bassa Sabina”, costituita dai Comuni di: Cantalupo in Sabina, Forano, Montopoli di Sabina, Poggio Mirteto e Tarano, in Provincia di Rieti, con sede in Poggio Mirteto, alla Via Riosole n.31/33! Come sia finito sul sito di Penne, lo sa il Padreterno. D’altronde, nessuna meraviglia, trattandosi di un Comune che prende le sue decisioni, come quella sulla delocalizzazione della Scuola elementare “M. Giardini” sulla basa anche di minchionate come la seguente: “Il progetto per la realizzazione del “Nuovo Complesso Scolastico dell’Istituto Comprensivo M. Giardini”, trova una sua valida motivazione per la riqualificazione dell’ area sotto il profilo naturalistico, ambientale e storico, occupazionale e turistico nonché ai fini della salvaguardia e tutela del territorio.. . Particolare rilevanza riveste la componente faunistica presente nel limitrofo Parco Nazionale del Circeo, con riferimento all’avifauna. Però, l’esperienza legata ad interventi già realizzati in passato mostra che l’avifauna si è adattata molto facilmente all’attività antropica, con riferimento al funzionamento di macchine operatrici” (Progetto Preliminare, pag. 9)!!! Meno male che l’istituto è “comprensivo”, anzi immaginiamo molto “comprensivo” per non assestare una congrua razione di pedate nel deretano di tutti coloro che hanno avallato simili scempiaggini nella documentazione istruttoria di un’opera che, al Comune di Penne, semmai fosse realizzata, costerebbe non meno di 7 milioni di euro tra canoni di disponibilità, oneri finanziari, e costi di realizzazione, fuori contratto di disponibilità, di: parcheggio, palestra e campetto polivalente. Evidentemente, come diceva un arguto ingegno, siamo un po’ tutti “limitrofi” ed così che Penne s’è ritrovata, a sua insaputa, a confinare col Parco Nazionale del Circeo la cui sorella, la “Bassa Sabina”, però, ci s’è messa anche lei, sempre a insaputa della Capitale dei Vestini, a rivendicarne l’ubicazione presso di essa, in provincia di Rieti. Francamente, ora è troppo! Sarà il caso di ripristinare, e con tutta fretta, un po’ di chiarezza, non si dice di trasparenza, perché è una pratica che al Comune di Penne suscita l’orticaria, ma, almeno, un po’ più di “comprensività” per i curiosoni che non si rassegnano ai silenzi, alle opacità, mascherate, dissimulazioni e furbizie del Comune Vestino che peggiora anche ciò che già funzionava malissimo, come l’Albo Pretorio! A tutte le sue disfunzioni di sempre, da Lacerba spesso denunciate, si sono aggiunti, dal 7 giugno scorso, con la nuova veste grafica, altri due grossi inconvenienti: nella videata dell’“elenco” degli atti non compare più la data di pubblicazione (visualizzata solo aprendo il singolo atto) e, soprattutto, non si possono più scaricare più atti in contemporanea, con dilatazione a dismisura dei tempi per aprirli (quelli che si aprono..). Un ennesimo insulto alla trasparenza dell’ente! Se il buongiorno si vede dal mattino, s’impongono interventi urgentissimi per garantire un minimo di funzionalità agli strumenti essenziali della trasparenza, iniziando dall’indicazione corretta della pec che, informa l’Ipa (Indice delle Pubbliche Amministrazioni), è la seguente: protocollo@pec.comune.penne.pe.it. Provveda, dunque, il Comune a correggere le sue omissioni e ridicolaggini. Per quest’ultime, gli internauti hanno riso abbastanza!
Gianni Cutilli