PENNE – Debuttano con il bilancio di previsione 2012 le aliquote IMU che la maggioranza di centrosinistra ha deciso essere del 4 per mille sulla prima casa (incasso esclusivo per il Comune) e al massimo per la seconda ed i negozi, il 10,60 per mille: entrata da dividere a metà con Roma.
Si prevede di mettere in cassa un milione e 794 mila euro. “Penne- spiega l’assessore al bilancio Valeria Di Luca del Pd- subisce un nuovo taglio, stavolta di 537.372 euro. E’ un bilancio rigido, ma coerente con l’obiettivo del patto di stabilità da rispettare”. La pressione tributaria però cresce ancora. Per il 2012 ogni pennese di media pagherà 527, 05 euro a fronte dei 488, 38 euro dell’anno scorso e dei 261,90 del 2009. In bilancio anche la copertura del deficit di 277 mila euro del 2011. Previste vendite di case popolari ed ex scuole per un totale di 1 milione 419 mila euro. “La crisi morde, è un bilancio senza prospettiva”, commenta Matteo Tresca dall’opposizione di PenneSì. Propone un governo tecnico invece l’architetto Vincenzo Di Simone, consigliere di minoranza di Penne Nuova. “Il sindaco D’Alfonso non considera la zavorra dei debiti”.