Fabbrica di fuochi esplosa: oltre 3 mila persone alle esequie delle vittime

CITTÀ S.ANGELO – Il sacrificio del giovane Alessio ha caratterizzato un passaggio dell’omelia dell’ arcivescovo di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti, durante i funerali delle vittime dell’esplosione nella fabbrica di fuochi pirotecnici a Villa Cipressi di Città Sant’Angelo ai quali hanno partecipato oltre tremila persone.

Nell’incidente sono morti il titolare della fabbrica Mauro Di Giacomo, 45 anni, il figlio Alessio (22), il fratello Federico (50), e il nipote Roberto (39). “Ha portato i soccorritori sul luogo della tragedia per salvare i suoi familiari – ha ricordato monsignor Valentinetti, parlando del 22enne – incurante del pericolo e dei rischi che avrebbe corso. Il Signore, che è grande, possa accogliere questi suoi figli nella casa di Dio”. Composto il dolore dei parenti più stretti che hanno ricevuto, nel giorno dell’ultimo saluto ai loro cari, l’ abbraccio dell’intera comunità di Città Sant’Angelo e dell’ intero Abruzzo. I feretri sono stati portati a braccio prima e dopo la funzione religiosa dagli amici che indossavano magliette con alcune scritte in ricordo delle vittime. Al termine della funzione religiosa ha preso la parola Giordano Di Giacomo (21), figlio di Federico, rimasto ferito nell’esplosione e uscito dall’ospedale poche ore prima dei funerali. “Ringrazio tutte le forze dell’ordine per l’impegno profuso durante i soccorsi – ha detto – e tutta la comunità di Città Sant’Angelo per la vicinanza mostrata nel momento del dolore. Ora dobbiamo trovare la forza e il coraggio di andare avanti in questo momento di dolore”. Il sindaco di Città Sant’Angelo, Gabriele Florindi, si è augurato che, “una volta spenti i riflettori, la famiglia Di Giacomo non rimanga sola nel dolore”.

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