PENNE – A processo con l'accusa di aver soppresso un verbale di nomina degli scrutatori per il voto delle politiche, nel 2008. L'ex sindaco Donato Di Marcoberardino e l'attuale consigliere di maggioranza del Pd Gabriele Pasqualone, gli ex consiglieri comunali Guglielmo Di Paolo (Sel), Roberto Di Fabrizio (Udc) e Giacinto Core (lista civica), oltre al funzionario dell'ufficio elettorale del Comune, Raffaele Silvi, ora in pensione, si presenteranno davanti al giudice del tribunale di Penne Gianluca Falco l'8 novembre.
L'ha deciso il giudice dell'udienza preliminare accogliendo le richieste dell'accusa. I sei erano i componenti la commissione elettorale impegnata per le elezioni politiche dell'aprile 2008. C'erano gli scutatori da scegliere sulla base delle norme della legge 21 dicembre 2005, la numero 270. Si prevede, per l'organo che deve nominare il personale dei seggi, la nomina diretta o il sorteggio, ma con ampia discrezionalità: voto unanime o a maggioranza. I carabinieri, che tenevano sotto controllo il telefonino dell'ex sindaco Di Marcoberardino, lo intercettano ed apprendono che la commissione elettorale comunale avrebbe provveduto a falsificare il verbale di nomina degli scrutatori, inzialmente redatto il 19 marzo 2008, sopprimendolo però allo scopo di escludere una certa G.A., poichè era già stata nominata un'altra sua familiare (la figlia); c'era da inserire perciò al suo posto il nome di S.D.M., "raccomandata dal consigliere Di Fabrizio". Il verbale, ricostruiscono i carabinieri del capitano Di Pietro, sarebbe stato riscritto sempre in quel 19 marzo 2008. Dal giro di telefonate ascoltate dagli investigatori, emergerebbero le fasi di una trattativa fra alcuni degli indagati volta alla "soppressione e modificazione del verbale della commissione" che tutti i membri si dicevano disposti a firmare di nuovo. Le prove comunque si formeranno nell'aula del tribunale di Penne. Al centro, quel verbale e quant'altro raccolto dalla procura della Repubblica, oltre che dalle indagini difensive svolte dagli avvocati degli imputati: come Ugo Di Silvestre per Di Marcoberardino e l'avvocatessa Vellante di Pasqualone. L'amministrazione D'Alfonso fin qui non si è costituita parte civile: ha tempo per farlo fino all'8 novembre.