Comune al verde

PENNE – Alla fine il regolamento sulla monetizzazione degli standard del verde pubblico è stato ritirato. Il Pd s'era posizionato in ordine sparso e comunque diviso sul provvedimento portato all'ultimo consiglio comunale dall'assessore esterno Carmine Leone.

 

Già lo schema di delibera, presentato da un altro esterno, il tecnico dell'urbanistica Giuseppe De Sanctis, lasciava pensare: parla infatti di un provvedimento non contemplato dalla Regione Abruzzo, che imporrebbe una revisione del Prg e che comunque un regolamento del genere è stato adottato da qualche Comune. All' ufficio di De Sanctis risulta che ci sarebbe più di un proprietario interessato a monetizzare il verde pubblico. Di sicuro è sospesa da molti mesi la vicenda del comparto di proprietà della consorte di Lucio Marcotullio, interessata a trasformare 768 mq. di verde pubblico pagando al Comune 14.231 euro (il 50% del valore Ici per la zona che è pari a 37,06 euro e dunque 18,53 euro). L'amministrazione Di Marcoberardino si dichiarò disponibile a retrocedere l'area da verde pubblico a privato poichè quell'area è priva dell'interesse pubblico in quanto "per la sua ubicazione la fruibilità resterà sempre molto ridotta ed essenzialmente al servizio dei residenti del comparto edilizio". Ma poi il consiglio non l'ha mai approvato. Al contrario, l'assemblea civica approvò il 28 marzo 2011 il comparto che interessava Carmine Leone, all'epoca non assessore, ma solo proprietario di un comparto di 1.000 mq. a San Rocco. Chiedeva di potersi riprendere 200 dei 400 mq, il 40%, ceduti all'ente in cambio del pagamento di 7.736 euro (la metà del valore ici: 38, 67 euro a mq. per 200 mq.). L'unico a votare contro fu il solo avvocato Vellante del Pd. Si astennero Lucio Marcotulio e Patacchini.

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