Colleromano diventa un resort. Maggioranza spaccata

PENNE Il convento di Santa Maria di Colleromano potrebbe diventare un albergo-resort extralusso.

L’iniziativa, promossa dal club Borghi più Belli d’Italia di cui Penne è membro dall’ottobre del 2011, si basa sulla compartecipazione del Comune a un progetto economico – turistico – finanziario che coinvolge, oltre all’esclusivo sodalizio anche l’Anci, la Cassa depositi e prestiti e imprenditori privati. A rivelarlo è il vice sindaco Luigi D’Angelo dell’Italia dei Valori, il quale, senza temere di venire allo scoperto, manifesta tutta la sua contrarietà, annunciando di essere pronto a mettere in discussione la sua permanenza nella maggioranza qualora questa proposta si tramutasse in azioni concrete. Come conferma lo stesso vice sindaco, non si tratta di una ipotesi peregrina dato che a breve il consiglio comunale di Penne sarà chiamato a pronunciarsi sull’adozione di una delibera di adesione, requisito vincolante perché l’iniziativa vada in porto, dal momento che la struttura dal marzo 2011 è parte del patrimonio civico dopo la donazione fatta per volontà dei frati francescani minori all’ente locale vestino dalla Provincia Monastica che ne era proprietaria. Ad accarezzare l’idea sono quindi gli esponenti del partito democratico che sconfesserebbero quanto invece fu deciso al momento dell’acquisizione dall’assise civica, quando a guidare la città era il democratico Ezio Donato Di Marcoberardino, a capo di una coalizione di cui facevano parte anche assessori e consiglieri riconfermati poi nella squadra dell’attuale sindaco Rocco D’Alfonso. L’assemblea, allora, votò all’unanimità la delibera che ratificava il passaggio al patrimonio del Comune del convento di Colleromano con l’emendamento promosso dall’Idv che apponeva il vincolo assoluto di inalienabilità sull’antico edificio religioso. Stando a quanto prevede il progetto, il Comune di Penne deve invece cedere gratuitamente a un Fondo immobiliare, creato e gestito da società di servizi costituite ad hoc dal Club dei Borghi più belli d’Italia per la valorizzazione di immobili storico-culturali, il complesso conventuale di Colleromano, avendo come contropartita la costruzione di un prestigioso circuito turistico. A preoccupare il vice sindaco è però la totale perdita di identità del bene architettonico e la partecipazione al progetto di soggetti privati. Si parla già di un colosso della ricettività alberghiera interessato all’affare. D’Angelo ha le idee chiare sulla questione: «Colleromano deve rimanere un bene pubblico, in caso contrario il circolo dell’Italia dei Valori non esiterà a intraprendere iniziative anche eclatanti insieme a tantissimi cittadini che, siamo certi, faranno sentire forte il loro dissenso».

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