Brioni, le cinque proposte della Uil

Martedì undici ottobre ci sarà un incontro con l'azienda e le RSU , ove si escluderanno ancora una volta le Segreterie Provinciali, un fatto mai successo prima.

 

Noi riteniamo che sia un atto di irresponsabilità da parte dell’Azienda, poiché sono molti gli argomenti di vitale importanza sui quali discutere prima dell’approvazione delle ulteriori tredici settimane di cassa integrazione; vogliamo ricordare che nell’azienda è dal 2009 che si trascinano questi ammortizzatori sociali che hanno messo in crisi tantissimi lavoratori. Vogliamo inoltre evidenziare una incongruenza in questa riunione, ovvero il ruolo di Leonardo D’Addazio Segretario Responsabile della Cisl tessile, dipendente Roman Style e RSU Roman Style, che usufruisce del distacco sindacale dalla medesima azienda, e grazie a questa molteplici ruoli riesce ad inserirsi attivamente in ogni riunione.

Tutto ciò per far comprendere, che alla riunione con l’azienda dell’undici ottobre, verrà impedito al Segretario Regionale della Uilta Uil, di partecipare attivamente..Ci domandiamo a questo punto perché vi sia questo impedimento, si tenta forse di nascondere qualcosa? Come è accaduto ad agosto(nella riunione INFORMALE , che ha avuto luogo nei primi di agosto nella sede di Confindustria) ove la Cisl, Cgil unitamente a Confindustria, volevano tener nascosta la cessazione dell’attività della Divisione Donna, chiusura che era stata già preannunciata dalla Uilta Uil, riconfermata in seguito dal Dottor Pesci Amministratore Delegato della Roman Style.

Tuttavia la nostra Organizzazione parteciperà attivamente con le proprie RSU, avanzando le seguenti proposte:

  1. chiusura della mobilità, evidenziando che nel 2009 all’apertura della cassa integrazione i dipendenti della Roman Style di Penne erano 1178, invece oggi secondo dati non ufficiali, non si arriva nemmeno a novecento dipendenti.
  2. chiediamo che fin quando rimarrà aperta la cassa integrazione, non vengano più trasferiti i dipendenti della Divisione Donna, i quali saranno riassorbiti alla definitiva chiusura della cassa integrazione.
  3. le ore di straordinario dovranno essere abolite durante tutto il periodo della cassa integrazione, come previsto dalla legge, e qualora ce ne fosse bisogno si chiederà di ritornare alle 36 ore settimanali senza far ricorso alla cassa integrazione.
  4. chiederemo una verifica settimanale sulle ore di cassa integrazione impiegate reparto per reparto.
  5. per finire, si esigerà che prima della sottoscrizione del documento, esso sia stato approvato da tutti i lavoratori riuniti in assemblea

Solo se verranno rispettati i cinque punti sopra indicati, sottoscriveremo la proroga per ulteriori tredici settimane di cassa integrazione.

Il Segretario Regionale Uilta Uil Alessandro Azzola

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