PENNE – La Cogecstre vuole far trasferire l'impianto di arrampicata sportiva all'interno dell'oasi regionale lacustre che gestisce per conto del Comune. Ha già individuato dove collocarlo: all'interno di una struttura realizzata dalla cooperativa Pedra, finanziata con fondi regionali.
Spiega la Cogecstre diretta da Fernando Di Fabrizio:"Il contesto in cui è inserita la struttura dell'arrampicata sportiva, nel centro sportivo di contrada Campetto e gestito dall'associazione Vertigo 2000, non consente di assolvere all'obiettivo principale che l'associazione si propone, cioè quello di diffondere l'arrampicata sportiva e gli altri sport di montagna nell'ottica della cooperazione, dell'accessibilità per tutti e della sostenibilità ambientale. Ecco perchè è l'ideale poter trasferire nell'ambito di una struttura della riserva, già individuata, la palestra di arrampicata sportiva in un contesto più consono alle finalità ed agli obiettivi che si propone questo sport individuato fra quelli compatibili con la tutela dell'ambiente e la valorizzazione del paesaggio di montagna". Per fare questo, la Cogecstre ha chiesto, attraverso il Comune di Penne, un finaziamento di 100 mila euro alla Regione fra i progetti da finanziare per il 2011. In totale: 478.667 euro. Il problema però è che la giunta regionale guidata da Chiodi non ha destinato un euro al finanziamento dei piani di spesa delle aree protette, tanto che l'anno scorso nulla ha devoluto alla riserva pennese che ha così riproposto tale e quale le stesse richieste di intervento.