ABRUZZO: PER DRAGHI HANNO FIRMATO PERSINO TOTI E FEDRIGA, SOTTANELLI SU MARSILIO “IL PARTITO FRATELLI D’ITALIA PRIMA DELL’ABRUZZO”

Non solo la petizione dei “1.000 sindaci”, la presa di posizione e di appoggio a Mario Draghi è giunto da numerose associazioni di categoria e da oltre 100.000 cittadini. Persino i presidenti di Regione lo hanno invitato a ritirare le dimissioni e restare alla guida dell’Italia in un momento storico estremamente delicato che porta con sé il fantasma di una crisi irreversibile ed il rischio concreto di perdere stabilità, economica e sociale. Tra i presidenti che hanno firmato l’appello si conta Giovanni Toti (Liguria), Attilio Fontana (Lombardia), Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia) e Luca Zaia (Veneto). Un atto di responsabilità ed attaccamento alle sorti non solo della loro regione, ma del Paese intero. Tra i pochi governatori che, invece, hanno pensato bene di non partecipare all’iniziativa, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio che pure, nei mesi scorsi, aveva accolto trionfalmente le risorse che, grazie alle indicazioni del Governo Draghi nel PNRR, sarebbero piovute sulla nostra Regione.

Finalmente Marsilio getta via la maschera – così il segretario regionale di Azione Giulio Cesare Sottanellie si rivela per quello che è, un semplice “sottoposto” di Giorgia Meloni, spedito in Abruzzo per raccattare consensi in favore di Fratelli d’Italia. Del resto ha dato, più volte, dimostrazione di quanto gli stiano a cuore solo gli interessi del suo partito e che dell’Abruzzo non gli è mai importato nulla”.

“Spero che gli abruzzesi – conclude Sottanelli – si ricordino, a tempo debito, di quanto questo Presidente non ha fatto per loro e della sua assoluta mancanza di senso di responsabilità nei confronti della terra che indegnamente governa, e lo rispediscano a Roma, da dove lo hanno mandato. Questa splendida Regione merita abruzzesi appassionati e competenti che sappiano porre le basi per un rilancio tanto atteso”.

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