LORETO APRUTINO: HASTA SIEMPRE, CORRADO!

È di pochi minuti fa la terribile notizia che riguarda un amico di Loreto Aprutino e de Lacerba. Corrado Coletta se ne è andato, ultranovantenne, come amava definirsi. Nello spirito vent’anni eterni. Loreto perde un altro pezzo di storia che, fortunatamente, Corrado ha fatto in tempo a scrivere nel libro Bastava poco per essere felici curato dall’Associazione Culturale Lauretana.

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Iscritto al vecchio Partito Comunista, del quale, dopo il 1945, abbracciò gli ideali sociali di aiuto e sostegno ai contadini poveri, Corrado raccontava con fierezza la sua partecipazione allo “sciopero al contrario“, come lo chiamava lui, avvenuto nel 1950: quell’essere parte attiva nell’azione di tumulto gli costò una condanna, con condizionale, a sei mesi di carcere. Amava discuterne, confrontarsi, ascoltare e ribattere, quando gli chiedevo “Corrà, ma la vogliamo fare stà rivoluzione?” ironicamente mi rispondeva “Manneggia mu si ni va, chi chi la facem!”. Caparbio, divertente e generoso, un personaggio che condivideva ogni attimo della vita sociale e culturale del paese: l’ultima interpretazione del Sant’Antonio itinerante organizzato dal Teatro del Paradosso risale a due anni fa. Nel 2019 aveva organizzato, presso la sala consiliare, un bellissimo incontro dal titolo” La memoria non va in pensione” invitando Enzo Fimiani a parlare della grande guerra, andando lui stesso a scuola per raccontare, ai ragazzi dei, 150 cacciabombardieri inglesi che, a Loreto come in altre città dell’Abruzzo, scaricarono bombe e uccisero donne, uomini e bambini. 

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Ma la vera bomba della sua vita, quella dalla quale mai si riprese, fu la morte della nipote Giulia.

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Da lì in poi lo sguardo di Corrado non fu più lo stesso. Provava a reagire, ce la metteva tutta ma era un uomo troppo realista per non avvertire tutta l’iniquità dell’accadimento: un figlio non se ne va prima dei genitori, tantomeno una nipote prima dei nonni. E da quel dolore ora si è liberato, lasciando la moglie Giuseppina, tre figli e quattro nipoti. A loro tutto il nostro affetto e le più sentite condoglianze.

SdL

 

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