PESCARA, PINO: COSTANTINI RINNEGA IL PROGETTO DEL CENTRO SINISTRA SU VIALE MARCONI

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Avere una palla di cristallo tra le mani, proprio come nelle favole. E vederci dentro una sentenza del Consiglio di Stato sull’intervento di viale Marconi. E’ questo l’esercizio di magia del consigliere comunale redivivo Carlo Costantini. Dopo essersi improvvisato esperto di trasporti ferroviari ed aver cancellato con un tratto di penna tutto ciò che è stato fatto per trent’anni, tra atti, opere e lavori sulla filovia, portati avanti da cinque sindaci e da svariati presidenti della società di trasporti Tua (compresi quelli della sua sinistra), ora veste i panni di un chiaroveggente, tipo mago Merlino, con ambizioni da Nostradamus. Guarda nella sua palla che vede il futuro e confeziona una sentenza del Consiglio di Stato, interpretando pro-domo sua quella che è una semplice pronuncia interlocutoria. Il Consiglio di Stato, infatti, ha chiesto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di fornire risposte puntuali relativamente ad una serie di questioni sollevate nel ricorso dei cittadini. 
Le domande poste al Ministero dal Consiglio di Stato a fini conoscitivi diventano per Costantini risposte favorevoli alle sue tesi dell’organo giudicante. Se il Consiglio di Stato avesse avuto risposte da dare avrebbe già confezionato la sentenza. Invece non è così: in questa fase ha chiesto, come ha già fatto in precedenza, una relazione al Ministero, un passaggio normalissimo in un giudizio, come dovrebbe sapere bene Costantini, e ha rinviato qualsiasi decisione al momento in cui avrà acquisito il parere del Ministero. Nella sua lettura visionaria dei documenti, Costantini dimentica di citare una delle richieste del Consiglio di Stato al Ministero, relativa alla delibera numero 406 del 24 maggio 2019, la madre di tutti i provvedimenti su via Marconi, approvata tre giorni prima delle elezioni dall’ex sindaco Alessandrini e dalla sua giunta al cui interno c’erano molti di quelli che oggi protestano. Quella delibera, e Costantini dovrebbe conoscere la cosa, è alla base di tutto ed è stata creata e approvata dalla stessa coalizione di centrosinistra che oggi rinnega il proprio progetto. E’ partito tutto da lì, compresa la cancellazione di tutti i posti auto sul lato monte di via Marconi, introducendo la corsia preferenziale. 
Come un disco rotto, Costantini torna anche a rilanciare la proposta di istituire una commissione di indagine di fine mandato in seno al consiglio comunale, su Viale Marconi. Una commissione ipotizzata due mesi prima dello scioglimento del consiglio comunale, e quindi inutile perché non avrebbe modo di fare alcunché se non cominciare a tirare fuori tutte le delibere e gli atti del Comune, che sono pubblici e ben conosciuti e controllati da tutti. E il primo documento sarebbe proprio quella delibera del 2019 che prevedeva, oltre all’eliminazione dei posti auto lato monte, anche le isole salva-pedoni e i tagli in mezzo alle rotatorie che i cittadini chiedono di superare. L’amministrazione ha cercato di trovare una soluzione alle previsioni di quell’atto, approvato frettolosamente in scadenza di una consiliatura fallimentare, quella di Alessandrini. Non mi pare che si sia nascosto alcunché sotto al tappeto, anzi se qualcuno ha cercato di nascondere sotto al tappeto i propri atti, è stato il centrosinistra. 
Salvatore Di Pino
Consigliere comunale e Presidente della Commissione Finanze

Articoli correlati

Pin It on Pinterest

Share This