PESCARA: FIORILLI INTERVIENE SULLA SITUAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO OSPEDALE CIVILE DI PESCARA

“Potenziamento della medicina di base, istituzione dell’Infermiere di Famiglia, e poi l’ottimizzazione del cosiddetto Fast Track, ossia il trattamento veloce delle patologie minori, codici bianchi e verdi, affidati al personale infermieristico, per tagliare le liste d’attesa e creazione di una Piattaforma disponibile su App che permetta all’utente di conoscere in tempo reale i tempi d’attesa di ogni Pronto Soccorso in modo da consentirgli di scegliere, eventualmente, la struttura alla quale rivolgersi a fronte di una necessità. Sono solo alcune delle possibili misure accessibili per ottimizzare la funzionalità del Pronto Soccorso dell’Ospedale civile di Pescara, misure sulle quali occorre concentrare la sinergia di tutte le Istituzioni, Regione Abruzzo, Assessorato alla Sanità, Asl, Comune, Comitato Ristretto dei sindaci, oltre che tutte le Forze politiche, attraverso la creazione di un Tavolo di concertazione in cui affrontare problematiche e individuare soluzioni veloci e di facile attuazione”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio comunale di Pescara Berardino Fiorilli all’indomani della seduta straordinaria del Consiglio comunale che ha esaminato le problematiche inerenti le lunghe attese nel nuovo Pronto soccorso di Pescara.

“E’ evidente che su un tema tanto sensibile e delicato, quanto la sanità pubblica, vadano evitate strumentalizzazioni così come posizioni demagogiche e retoriche, perché è una problematica che interessa tutti in eguale maniera – ha sottolineato il vicepresidente Fiorilli -. Che il Pronto soccorso di Pescara sia cresciuto in maniera straordinaria dalle due stanzette di via Paolini del 1991 alla struttura all’avanguardia attuale credo che sia una verità incontrovertibile, una crescita alla quale ho assistito personalmente lavorando da sempre come volontario della Misericordia alla guida delle autoambulanze, ma una crescita che comunque non è stata proporzionale rispetto alla crescita della popolazione in termini di utenza. Parliamo di un Pronto soccorso su cui oggi gravano delle problematiche nazionali, come la carenza di personale, e un rapporto diverso tra il paziente e quello che dovrebbe essere il suo primo front office sanitario, ovvero il medico di base.

Oggi il cittadino si rivolge al Pronto soccorso per qualunque necessità, dal taglio di un dito al cambio di un catetere, episodi che potrebbero essere trattati dal medico di famiglia, sino ai casi più gravi, con l’effetto di ingrossare in modo spaventoso i tempi di attesa nelle sale dell’emergenza, tempi ulteriormente cresciuti con l’emergenza Covid-19, amplificando anche le sensazioni del disagio. Compito delle Istituzioni e della politica è allora quello di ascoltare tali necessità, individuare i punti di debolezza e proporre le soluzioni, ripartendo dalle best practice impiegate altrove, in altri sistemi sanitari e che possono essere fonte di ispirazione; occorre poi ridurre il ricorso alla ‘medicina difensiva’, l’Italia è al primo posto in Europa, che ha indotto purtroppo molti sanitari a un rapporto di diffidenza nei confronti del paziente e dunque la prima misura è quella di ricostruire un rapporto di fiducia sia con il medico di base che con quello di Pronto soccorso.

E poi passiamo alle misure strumentali e strutturali – ha proseguito il vicepresidente Fiorilli – ovvero il potenziamento della medicina di base riassegnando al medico di famiglia il suo ruolo specifico di primo risolutore diagnostico e curativo della patologia del paziente. Poi l’istituzione dell’Infermiere di Famiglia, una figura professionale intermedia di sanitario a domicilio che permette di evitare il ricorso al Pronto soccorso o all’ospedalizzazione delegando al professionista una serie di interventi ordinari o di base sui pazienti, Ancora, l’ottimizzazione del Fast Trach e dei modelli ‘Sea and Treat’ all’interno del Pronto soccorso, ovvero il trattamento veloce del paziente in codice verde o bianco, dunque affetto da patologie di rapida soluzione, attraverso il ‘guarda e tratta’ che ci consentirebbe di svuotare le sale d’attesa della struttura creando una sorta di corsia separata per i casi non gravi.

Quindi l’Istituzione dell’Infermiere di processo e del ‘Bed Manager’ per la gestione dei posti letto, e la creazione di una Piattaforma regionale disponibile su App per consentire ai pazienti di conoscere in tempo reale i tempi di attesa di ogni pronto soccorso, in modo da poter scegliere quello cui rivolgersi in caso di necessità. Ovvero, se a fronte di un bisogno di cure, so a priori che al Pronto soccorso di Pescara ci sono già 100 persone in attesa da quattro ore è evidente che eviterò di rivolgermi alla struttura e, grazie alla app, potrò scegliere un punto d’emergenza alternativo che consentirà di snellire i tempi sia ai pazienti che allo stesso Pronto soccorso.

Infine la formazione del personale nella gestione dei rapporti con i pazienti e parenti degli stessi per fornire informazioni tempestive e corrette, sempre nell’ambito della previsione della ‘medicina difensiva’. Ci dev’essere la preparazione di personale specifico capace di informare il paziente in attesa circa i trattamenti ai quali è sottoposto, o le ragioni dell’attesa, o anche di interfacciarsi in modo corretto con i congiunti in attesa che comunque hanno il diritto di sapere cosa sta succedendo al di là della porta in cui c’è un padre, una moglie o un figlio, garantendo aggiornamenti puntuali e precisi.

Non ultimo sarebbe utile da parte della Regione Abruzzo redigere e divulgare tra l’utenza un vademecum sull’uso corretto dei Pronto soccorso, informando i cittadini sulle modalità di accesso, sui comportamenti da tenere e sulle possibili alternative di cura. E su queste misure base – ha sottolineato ancora il vicepresidente Fiorilli – credo sia utile l’apertura di un Tavolo di concertazione, in cui la politica è chiamata a collaborare con la Asl, per fissare una scaletta di interventi attuativi, individuando le priorità, e soprattutto comprendendo quali siano gli investimenti più utili per permettere al nostro nuovo Pronto soccorso di lavorare al massimo della sua efficienza”.

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