Tre giorni per tornare alle origini, per riscoprire il legame con la terra, per vivere in pieno lo spirito autentico della nostra comunità. Dal 16 al 18 maggio, il cuore di Penne si anima con la quarta edizione della Fiera dell’Agricoltura di San Massimo, un evento che è ormai diventato simbolo di identità e orgoglio territoriale. Largo San Francesco e il Parcheggio Multipiano si trasformeranno in un grande villaggio contadino, tra trattori d’epoca, animali da cortile, mestieri antichi e musica popolare. Un’esperienza immersiva dove passato e presente dialogano, tra risate, profumi di legna tagliata e fisarmoniche che raccontano storie. Il taglio del nastro è previsto per venerdì 16 maggio alle ore 16:00. La sera, il primo appuntamento musicale: alle 20:30, sul palco di Largo San Francesco saliranno i Radicanti Folk Orchestra, per una serata all’insegna delle sonorità popolari, tra energia, balli e tradizione.
Sabato 17 maggio sarà il giorno della grande sfilata dei trattori, alle ore 15:00: un corteo colorato che attraverserà le vie del paese, culminando nella benedizione dei mezzi agricoli. A seguire, il pubblico potrà assistere alla dimostrazione di spacco legna, una pratica antica che incanta per forza e abilità. La musica tornerà protagonista alle 20:30 con il concerto del gruppo Gli Scordati.
Domenica 18 maggio, la festa continua con lo spettacolo itinerante della Scuola di Fisarmonica e Organetto del M° Paolo Esposito, e con il grande show finale alle 21:00 dei Fratelli di Taglia – The Big Show, tra risate, musica e intrattenimento. Per tutto il weekend, sarà possibile visitare la mostra di animali, ammirare artigiani all’opera con la realizzazione di funi, il taglio con lo stuccone, e vivere la magia dei gesti di un tempo, tramandati di generazione in generazione. L’evento è organizzato dal Comune di Penne con il prezioso impegno del Consigliere delegato all’Agricoltura Federico Domenicone, che sottolinea: «Questa Fiera nasce per valorizzare il mondo agricolo e artigiano, per dare voce e visibilità a chi lavora con passione la nostra terra. È una festa che unisce cultura, tradizione e partecipazione popolare, con uno sguardo al futuro».
A lui si unisce il commento del Sindaco Gilberto Petrucci, che evidenzia il valore simbolico dell’iniziativa: «La Fiera di San Massimo rappresenta un momento di profonda connessione con la nostra identità. È un’occasione in cui la città si riconosce e si racconta attraverso le sue radici contadine, riscoprendo valori come la condivisione, il rispetto per il lavoro, il senso di comunità». L’evento è un invito a rallentare, a condividere, a riconoscersi in una storia collettiva fatta di lavoro, passione e radici. Un’occasione da non perdere, per tutti.
Domenicone