Riceviamo e pubblichiamo
Sarà per il COVID che Babbo Natale è venuto a Penne con largo anticipo a portare doni e pacchi di regali (vuoti).
Cominciamo con il dire che il 27 Novembre 2020 il nostro Primo Cittadino ha ospitato presso la sala consigliare del Capoluogo Vestino il Presidente della Giunta Regionale, il Presidente del Consiglio Regionale, l’Assessore alla Salute della Regione Abruzzo ed i Consiglieri della maggioranza pescaresi ( accompagnati dai vertici della sanità della nostra ASL con in testa il neo manager e l’ingegnere responsabile unico del procedimento ( RUP ) riferito all‘iter da seguire per appalto dei lavori)
Oggetto dell’incontro: POTENZIAMENTO DELL’ORGANICO SANITARIO E PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO PER LA RISTRUTTURAZIONE E MESSA A NORMA DELL’OSPEDALE, DATA DI INIZIO LAVORI CON I TEMPI DI ESECUZIONE.
Tutto in diretta streaming!
Ai cittadini , che hanno assistito numerosi ai lavori tramite web, sarà sembrata la fine di un incubo e l’inizio della rinascita del nostro amato ospedale!!!
NIENTE DI PIU’ SBAGLIATO!
Richiamiamo, intanto, alla memoria di tutti alcuni fondamentali passaggi PREMETTENDO CHEAD OGGI IL S. MASSIMO E’ OSPEDALE DI AREA DISAGIATA. (secondo quanto descrittonel decreto Lorenzin al paragrafo 9.2.2). Trattasi, quindi, di una struttura ospedaliera pensata per la soluzione delle emergenze e fa riferimento all’ospedale di Pescara. Ha un solo reparto, di medicina generale , con 20 posti letto ecc)
Veniamo ai dettagli
a) Il primario manca da tempo
b) 7 Medici in organico di cui uno è andato via a novembre 2020 , due usciranno a dicembre per fine contratto,
c) Posti letto 20;
Giova ricordare che nella passata legislatura regionale a guida L. D’Alfonso , l’allora Direttore Generale – Dott. Mancini – rimodulò i posti letto portandoli a 40 / vedi atto aziendale n.571 del 31.5.2018 )
Assunzioni annunciate : 1 Primario + 2 medici ( ciò non costituisce assolutamente aumento del personale perchè i tre professionisti andranno a sostituire ‘ tre colleghi che a fine anno 23020 andranno via)
Dal primo gennaio 2021 il servizio al pubblico sarà soppresso rimanendo dotatopresumibilmente solo di alcune prestazioni a servizio del Pronto Soccorso).
Non nuoce ricordare che nella richiamata delibera del manager Mancini il servizio doveva essere così composto: 3 medici – 4 CPS ( collaboratore professionale, laureato,infermiere ) – 3 OSS ( infermiere atto a soddisfare i bisogni primari della persona)
Non sarà che il servizio di cardiologia è uno dei 26 ambulatori promessi?
Attualmente questo servizio è accorpato all’ Ortopedia con la conseguenza che anche il personale infermieristico è calibrato per un solo reparto e non due.
La loro resa è limitata da diversi fattori:
* è attiva una sola sala operatoria ( delle tre esistenti nel nosocomio) condivisa, tra l’altro, con ortopedia, otorino e ginecologia, a motivo del fatto che il personale addetto è stato parzialmente SPOSTATO a supporto del reparto COVID di Pescara
* alcuni medici sono stati dirottati nei turni del reparto Covid di Pescara
* per l’implementazione del protocollo COVID, Week Surgery è stato collocato in spazi dilatati su più piani
* mancano altre discipline per le cui consulenze i pazienti devono essere mandati a Pescara ( con conseguente lievitazione dei tempi di permanenza del paziente in ospedale)
* manca la rianimazione (è presente solo la TIPO in quanto la tipologia di ospedale così com’è legalmente inquadrata, non consente interventi più importanti da prevederne l’implementazione)
* da tener anche presente che due giorni la settimana l’unica sala operatoria è tutt’ora impegnata per interruzioni di gravidanza)
Day Hospital, Day Surgery, Week Surgery , spiegazione:
Day Hospital = ricovero programmato di durata inferiore ad 1 giorno;
Day Surgery = Day Surgery chirurgico = ricovero, intervento, dimissioni in giornata;
Week Surgery = prevede interventi chirurgici e/o procedure invasive con degenza limitata a massimo quattro giorni e dimissioni entro il fine settimana
Sicuramente ricorderete la vicenda del periodo POST-COVID costituita dallo scontro tra il dr. Vizioli responsabile incaricato dell’unità ginecologica di Penne, e il dr. Rosati primario della UOC omonima pescarese da cui quella di Penne dipende.
Il contrasto ebbe origine dal rifiuto del primario pescarese di ricollocare nel nosocomio vestino sia il personale medico…sia le attrezzature sottratte a Penne con la scusa della pandemia in atto.
Il forte disappunto del Dott. Vizioni fu manifestato mediante la richiesta di pensionamento anticipato.
Ad oggi il problema non appare risolto in quanto il personale medico assunto per Penne viene trattenuto all’Ospedale di Pescara e neppure le attrezzature trasferite sono mai rientrate nella loro sede originaria.
L’ambulatorio è fruibile un solo giorno a settimana ed è prevalentemente connesso con la pratica della interruzione di gravidanza la quale, immancabilmente, ha predominanza su tutte le altre diverse prestazioni che, comunque, andrebbero assicurate.
DI FATTO QUESTO DIPARTIMENTO E’ STATO DECLASSATO DA UOSD A UOS.
NON C’E’ PIU UN RESPONSABILE E NEMMENO UN ORGANICO DEDICATO.
( VERGOGNA – VERGOGNA – VERGOGNA -)
Dovendosi , di conseguenza, dividere i sanitari tra i due ospedali, ovvero metà settimana a Penne e metà settimana a Popoli, il personale e gli interventi possibili si sono dimezzati.
A ciò si aggiunga che, poichè gli addetti alle sale operatorie sono applicati anche al Reparto Covid di Pescara….. le possibilità di interventi chirurgici sono state ulteriormente decimate , tenuto conto , come già detto, che le sale operatorie sono ridotte ad una sola e cio’ costringe la turnazione dei vari interventi specialistici.
Con la adozione della medesima tempistica usata per il servizio di Ortopedia , elevata da UOS a UOSD e definito con il medesimo Atto aziendale del 21.5.2020, anche questo servizio è stato SPARTITO con Popoli.
Questo servizio è stato declassato da UOSD a UOS dopo il pensionamento del responsabile medico, dr. Della Sciucca.
Nel già citato provvedimento a firma del dr. Mancini del 31 maggio 2018 si leggeva a tal proposito che il reparto dovesse essere dotato di: 1 Resp.Medico – 1 Dirigente Medico – 4 CPS – 3 OSS ( ma neppure con questa configurazione di sarebbe potuto parlare di UODS?
Ricorderete la vicenda del secondo medico contrattualizzato per Penne ( in sostituzione del Dott. Della Sciucca ) e non riconfermato per il S. Massimo ma per il Santo Spirito? Ricordate il blocco che facemmo per impedire che un’apparecchiatura, ( ossia il videoecografo, mediante il quale veniva fatto, solo a Penne, un esame particolarissimo, con videocapsula….peraltro niente affatto invasivo ) venisse trasferito a Pescara?
Ebbene per volontà del Dott. LAURI, Primario pescarese, l’ecografo ANCORA viaggia settimanalmente tra Penne e Pescara, l’esame con la videocapsula non si fa più a Penne ma solo a Pescara. (AMEN DIRETE!)
Sta di fatto però che i pazienti, pur visitati a Penne non sono più ospitati qui per le cure ma dirottati altrove.
Che si sia imboccata la strada, già ampiamente collaudata per altre specialità, della chiusura del servizio?
Eppure per far posto alla DIALISI si chiudono gli ambulatori di CARDIOLOGIA!
Ebbene insieme ai miliardi di vecchie lire regalati al Napoli Calcio per invogliarlo a fare i ritiri precampionato a Castel d Sangro, l’apparecchiatura è stata collocata presso il nosocomio di quella località, anch’essa classificato di Zona Disagiata.
UROLOGIA: CHIUSA
In seguito al pensionamento del medico responsabile e del personale infermieristico.
L’ambulatorio dal martedì al venerdì e il lunedì dedicato agli interventi secondo la disponibilità della sala operatoria.
Ormai da parecchio tempo non si fa più l’esame OCT perché l’apparecchio è rotto ormai da tempo e a Pescara è prenotabile fine giugno prossimo
QUESTA E’ LA SCONCERTANTE SITUAZIONE DEL NOSTRO OSPEDALE AD OGGI!
In tutti gli incontri personali intercorsi fino al mese di novembre 2019, abbiamo chiesto ripetutamente all’Assessore VERI’ che il S. Massimo FOSSE RIQUALIFICATO OSPEDALE DI BASE e che, in attesa che ciò si compisse , fosse reintegrato il personale in pensionamento.
L’Assessore, in uno degli incontri tenuti nella sala direzionale dell’ospedale San Massimo, alla presenza dei Direttori Sanitari, di personale medico ed infermieristico , del Sindaco e all’Assessore alla Salute del Comune di Penne affermò, piu’ o meno testualmente, che il personale sarebbe stato reintegrato in rapporto di uno a uno ( ovvero sia uno esce ed uno entra ) e che per la riclassificazione ad ospedale di base era in attesa della risposta preventiva ed indispensabile del tavolo di monitoraggio).
Ad oggi siamo ancora alle promesse ed anzi la stessa Dott. Verì rilancia, affermando che il nuovo ospedale avrà ben 26 discipline! (chi di speranza vive disperato muore !!!!!).
IL PIATTO FORTE DELLA GIORNATA, PERO’, E’ RAPPRESENTATO DALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO, solo in forma slide ( QUELLO L’ESECUTIVO NON E’ANCORA…NE’ DEFINITO NE’ TANTO MENO PRONTO ) E LO SARA’….. FORSE NEI PROSSIMI GIORNI….SECONDO QUANTO AFFERMA IL MENAGER ASL ) .EBBENE SU QUESTO ARGOMENTO NECESSITA LA TRASPARENZA ASSOLUTA SUI RUOLI SVOLTI DA TUTTI I PROTAGONISTI DELLA VICENDA PERCHE’ ALTRIMENTI L‘ASSERITO INIZIO DEI LAVORI POTRA’ RAPPRESENTARE VERAMENTE LA FINE DEL S. MASSIMO!!!!!
Iniziamo con il fare chiarezza sulle fonti di finanziamento e sull’iter percorso in modo da attribuire a tutti ruoli, meriti o demeriti.
IMPORTO COMPLESSIVO INTERVENTO = € 13,5 MILIONI ( solo annunciati per il momento ) di cui:
L’intervento finanziato, a ben guardare, si riferisce al progetto presentato nel 2014 dall’assessore Paolucci all’epoca in carica e prevede interventi di adeguamento strutturali molto pesanti e tali da richiedere l’interruzione del normale funzionamento dell’ospedale.
Essendo il progetto vecchio di 5 anni, inoltre, è necessario attualizzarne i prezzi e le prescrizioni normative anti simiche successivamente intervenuti .
Il progetto di cui si parla non contempla lavori nella palazzina di medicina se non quelli strettamente necessari all’allocazione della farmacia……non vi sono conteggiati i posti letto di medicina 1 e medicina 2….. cosa che invece viene fatta adesso pavoneggiando 40 nuovi posti letto i quali , in realtà, ci sono sempre stati cosicchè non si puo’ parlare di ” nuovi posti letto” .!
Per dovere di cronaca, inoltre, va detto che i lavori di miglioramento eseguiti nei reparti di medicina 1 e medicina 2 sono stati fatti utilizzando altri fondi ovvero finanziamenti erogati per la esecuzione di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, cosi come quelli per l’adeguamento dei nuovi locali per la Dialisi i quali , sebbene inglobati nell’importo complessivo di € 12,5 milioni, probabilmente non potranno far parte dell’unico appalto che si andrà a perfezionare: cio’ a motivo del fatto che per la utilizzazione di detti diversi fondi è richiesta l’autorizzazione del Ministero cui spetta di esprimere il proprio parere per il tramite del Nucleo di Valutazione e Verifica degli investimenti pubblici ( vedasi convenzione stipulata) e cio’ solo dopo che la Regione avrà trasmesso la documentazione progettuale esecutiva.
Acquisito detto parere (favorevole) Il Ministero entro 20 gg. erogherà le prime somme così come stabilito nell’art.4 della convenzione.
Al primo capoverso della detta norma si fa esplicito richiamo al rispetto della normativa europea sugli appalti, fatte salve le eventuali agevolazioni sugli appalti previste nell’emergenza COVID.(forse i tempi saranno dilatati?)
Dalle slide di presentazione appaiono modificate solo alcune allocazioni di reparti o servizi che non producono discostamenti significativi rispetto alle previsioni contenute nei computi metrici e/o sui costi…. né tantomeno sulla tipologia tecnica degli interventi.
Nel merito, però, sorge spontanea una riflessione: se per la costruzione dei nuovi spazi del pronto soccorso non si prevedono grossi disagi se non quelli di movimentazione di oltre 2000 mc di materiali per scavi con uso di escavatrici e camion , autobetoniere e quant’altro necessario per costruzione della struttura in cemento armato, tamponature ecc. ( che probabilmente non interromperebbero i normali servizi ospedalieri) la ristrutturazione del blocco B – ovvero la parte dell’edificio dove adesso si trova il reparto analisi ) sarà soggetto a demolizioni di tamponature e tramezzature per portare a nudo la struttura da rinforzare cosicchè tutto ciò che vi è contenuto dovrà necessariamente esser spostato altrove, ad iniziare dal reparto analisi che sarà trasferito a Pescara!!!!!!!! ( pag. 23 relazione tecnica)
Anche il Blocco B8 (parte storica) subirà interventi pesanti di ristrutturazione con rinforzo di arcate e murature portanti (pag 25 e 26 relazione tecnica).
APPARE DEL TUTTO EVIDENTE CHE METTENDO IN ATTO QUESTA TIPOLOGIA DI INTERVENTO, L’OSPEDALE SARA’ NECESSARIAMENTE CHIUSO PER OLTRE DUE ANNI ( se tutto filerà liscio).
Una ulteriore considerazione nasce dal fatto che, essendo i prezzi unitari delle lavorazioni da appaltare vecchi di oltre 5 anni, si renderà necessario attualizzarli e ciò comporterà una notevole erosione dell’importo complessivo da destinare ai lavori che dovranno essere quindi ridimensionati.
Perciò… concretezza vorrebbe…. che si studiassero differenti tipologie di interventi, aggiungendo – magari – UN BLOCCO COSTRUITO EX NOVO, COLLEGATO AL PADIGLIONE “D” DI MEDICINA OVE TRASFERIRE I SERVIZI CHE ATTUALMENTE SONO ALLOCATI NEL PADIGLIONE CONTRASSEGNATO CON LETTERA “B” INDI PROCEDERE ALLA RISTRUTTURAZIONE E MESSA IN SICUREZZA DI QUEST’ULTIMO.
A tal proposito va menzionato che il Ministero della Salute con nota 0009156-P-22/03/2017 indirizzata all’Assessorato Politiche della Salute – via Conte di Ruvo,74 – Pescara, riconferma la disponibilità per la Regione Abruzzo di ben € 143.969,205,89 , riferiti al “ Programma di investimenti ex art. 20 legge 67/1988. Finanziamento Accordo di Programma ai sensi dell’art. 5-bis del Decreto Legislativo n. 502/1992, come introdotto dall’art. 5, comma 2, del Decreto Legislativo n. 229/1999. Aggiornamento risorse disponibili.
La Regione Abruzzo con Deliberazione di Giunta in data 28 settembre 2018 n. 742, ha approvato il terzo stralcio d’aggiornamento che prevede la somma di € 12,5 Milioni per il S. Massimo di Penne, dei quali € 11.875.000 a carico dello stato ed € 625.000 a carico della Regione.
Come evidenziato nella risposta del Tavolo di monitoraggio, ( riunione del 19 e 26 maggio 2020), infine, la Regione non ha ancora attuato il piano della Rete Ospedaliera e, quindi, il programma di investimenti per i nuovi ospedali è rimasto sospeso .
Duole ma è necessario denunciare , quindi, che per il nostro Ospedale sarebbero e sono disponibili ben € 25 MILIONI, importo che se SPESO OCULATAMENTE, consentirebbe agevolmente di adeguare, e modernizzare il nostro San Massimo.
L’ASSOCIAZIONE SALVIAMO L’OSPEDALE DI PENNE, NON NUOCE ANCORA UNA VOLTA EVIDENZIARLO , E’ NATA UNICAMENTE PER SOSTENERE LA RIQUALIFICAZIONE DEL S. MASSIMO AD OSPEDALE DI BASE, ESPRESSIONE DEL DIRITTO ALLA SALUTE DI UN TERRITORIO DEPREDATO, TRADITO, DEFRAUDATO.
NOSOCOMIO CHE SERVE QUESTO TERRITORIO FIN DAL 1300.
(Lo invitiamo a leggere quanto enunciato al paragrafo 9.2.1. dell’allegato al DecretoLORENZIN riportato di seguito):
“Ospedale sede di Pronto Soccorso è la struttura organizzativa deputata ad effettuare in emergenza-urgenza stabilizzazione clinica, procedure diagnostiche, trattamenti terapeutici, ricovero oppure trasferimento urgente al DEA di livello superiore di cura, in continuità di assistenza, secondo protocolli concordati per patologia, (es. reti assistenziali di alta complessità). Devono essere presenti Discipline di Medicina Interna, Chirurgia Generale, Anestesia, Ortopedia e Servizi di Supporto in rete di Guardia
Attiva e/o in regime di pronta disponibilità H=24 di Radiologia, Laboratorio, Emoteca, coordinati come previsti al capitolo 2.
… Deve essere dotato di letti di Osservazione Breve Intensiva (O.B.I.) proporzionali al bacino di utenza e alla media di accessi.
… puo’ essere prevista la funzione di pronto soccorso, come descritta, in presidi ospedalieri di aree disagiate (zone montane, isole) anche con un numero di abitanti inferiori ad 80.000”
Conseguentemente i medici sono costretti a lavorare per metà settimana a Penne e per l’altra metà a Popoli!
NON VI E’ CHI NON VEDA COME ANCHE LE PRESTAZIONI SI SONO DIMEZZATE!!
DECIDE IL PRIMARIO DI PESCARA!
BASTA CHE LO DECIDA IL PRIMARIO DI PESCARA, NON SERVE L’ATTO AZIENDALE!
ABBIATE IL CORAGGIO DI CHIUDERLO QUESTO OSPEDALE!
V E R G O G N A T E V I
ABBIATE LA DECENZA DI RASSEGNARE LE DIMISSIONI.
L’Associazione Salviamo L’Ospedale di Penne