IL PARTITO DEMOCRATO DI PENNE E’ ALLA CANNA DEL GAS

Rocco D'Alfonso

Nella foto l’ex sindaco Rocco D’Alfonso

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Il Partito democratico di Penne scivola nelle sabbie mobili per incapacità e superficialità politica. La sentenza della Corte d’Appello dell’Aquila, che ha accolto le ragioni dell’ex sindaco Mario Semproni in merito alla revoca del Presidente della Vestina Gas Srl, ruota intorno alla delibera dell’Assemblea dei soci della società pubblica/privata del 4 gennaio 2017; è il punto principale
della sentenza che, stranamente, è sfuggito alle menti raffinate del Partito Democratico. Menti che, peraltro, navigano nel mare del livore e dell’odio, e dichiarano guerra agli agricoltori vestini perché partecipano con i loro trattori alle iniziative promosse dall’Amministrazione comunale!
Le motivazioni della sentenza dei Giudici della Corte d’Appello mettono in evidenza invece le gravi responsabilità politiche nascoste dal Partito democratico. Ecco le motivazioni che hanno spinto l’ex sindaco Mario Semproni a revocare il Presidente della società in occasione dell’Assemblea dei soci del 4 gennaio 2017:

a) il suo nome era noto alla società Vestina Gas Srl come di uno degli utenti maggiormente morosi, avendo accumulato, dal 2012 al 2016, oltre 4 mila euro di arretrati nel pagamento (alla Vestina stessa!) delle bollette del gas;

b) nel corso del suo mandato, l’ex Presidente, scelto dal PD e nominato dall’ex sindaco Rocco D’Alfonso, ha sovente agito in conflitto di interessi, ad esempio stipulando, in data 5 novembre 2015, un accordo commerciale con la Energia Adriatica Abruzzese S.p.A., società privata partecipata dalla moglie dell’ex Presidente (quota del 5%), oltre che dalla Levigas (il socio privato di Vestina Gas Srl individuato dall’amministrazione comunale dell’ex sindaco Rocco D’Alfonso al termine di una procedura di gara tortuosa) e dalla Tecnoservice S.r.l (la società che all’epoca somministrava personale e gestiva la contabilità della Vestina Gas Srl, e uno dei soci, aveva legami di parentela con un assessore della giunta comunale del sindaco Rocco D’Alfonso);

c) la sua gestione si era rivelata poco oculata anche sotto un profilo puramente economico: il bilancio 2016 si era chiuso con una passività di 603.442 euro, tanto da condurre la Vestina Gas Srl ad un patrimonio netto negativo di 181.280 euro e da costringere i soci, tra cui Penne, Loreto Aprutino e Collecorvino, ad impiegare danari pubblici per provvedere alla ricapitalizzazione.

Il sindaco Rocco D’Alfonso perché non ha informato il Consiglio comunale della grave situazione finanziaria e dei conflitti di interessi presenti nella società pubblica/privata Vestina Gas Srl?
In occasione della campagna elettorale per le amministrative del 2021, a Penne, a sostegno della candidata Angela Pizzi, è stato invitato l’eurodeputato Antonio Cozzolino, terminato dopo qualche settimana nell’inchiesta “Qatargate” (indagato per i reati di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio): chi lo ha invitato e quali rapporti ci sono con gli esponenti locali del PD?
Il Segretario cittadino Luciano Procacci quando potrà, dopo il suo plateale annuncio avvenuto un anno fa, costituire il gruppo consiliare del PD in Consiglio comunale? Oppure è stato già sfiduciato? Informiamo il PD che l’ex sindaco Mario Semproni, a differenza del “fuggiasco” Rocco D’Alfonso, continua a fornire il suo contributo alla Città senza incarichi o nomine negli staff politici. E’ questa la differenza che separa il nostro impegno politico e il PD di Luciano Procacci, Enzo Di Simone e Vincenzo Ferrante.

Il gruppo consiliare Penne Viva

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