Stavolta si va davvero a una resa dei conti finale. Il Comune di Loreto Aprutino non aprirà di nuovo la cassa per aumentare il capitale sociale di 800 mila euro (da 100 a 900 mila) così come richiesto dalla Levigas spa, l’azionista lombardo di maggioranza della Vestina Gas & Luce spa, di cui Loreto Aprutino detiene il 28,8%: si tratterebbe di coprire qualcosa come 230.400 euro. L’operazione è fortemente voluta da Flavio Battista, l’amministratore delegato, per poter accordarsi con l’Agenzia delle Entrate e far fronte così ai 610 mila euro incassati ma non versati relativi ai canoni Rai 2021-2023 su cui la Corte dei Conti ha chiamato gli amministratori a risponderne: oltre a Battista, il presidente Domenico Donatelli (nella foto sopra).
A questo proposito, c’è stata una sentenza di omologa del tribunale civile di Milano sulla ristrutturazione societaria che interessa l’azionista privato protagonista di una fusione con altre società del gruppo. L’appuntamento decisivo era stato fissato per il 14 aprile quando alla Vestina spa è stata convocata l’assemblea straordinaria degli azionisti. All’ordine del giorno c’era anche dell’altro: il trasferimento a Milano della sede legale che fin dalla costituzione della società, nel 2002, è a Penne in un immobile acquistato. Loreto ha bocciato anche quest’altra iniziativa. La giunta di Renato Mariotti (a settembre scorso ha nominato Giuliano Pilone nel consiglio di amministrazione) con il sostegno della minoranza ha dunque votato contro, ribadendo invece la volontà di cedere le proprie azioni sul cui reale valore si andrà a una valutazione che rischia di produrre seri effetti negativi sui conti comunali.
Non ricapitalizzando, si è formalizzato probabilmente l’atto finale all’interno di Vestina Gas & Luce spa destinata a trasformarsi da società mista a totalmente o quasi privata: a Loreto potrebbe restare in definitiva il solo 3%. Si sta concludendo comunque in malo modo per l’ente locale una storia complicata almeno dal 2018, da quando cioè gli allora soci, i Comuni di Penne e Collecorvino, deliberarono di vendere i propri pacchetti di quote (all’epoca era una srl). Loreto, governata dal sindaco Gabriele Starinieri, decise invece di restare nella compagine sociale: due anni fa però non ricapitalizzando si era già privato di 3.200 euro di capitale.
Nel tempo, però, la Vestina ha attraversato una crisi dovuta anche alla pandemia da Covid e gli ultimi bilanci conosciuti, il 2021 e il 2022, ne hanno fortemente risentito (quasi un milione e mezzo di perdite). Restano diversi punti oscuri sui quali il Comune di Loreto sta cercando di fare luce. Una commissione comunale d’inchiesta ha prodotto una relazione inviata alla magistratura contabile che ha aperto un’istruttoria.