IL BISOGNO HA UNA CASA DI CURA ALIMENTARE
Abruzzo Intervista al Direttore interregionale AbruzzoMolise del Banco Alimentare, Domenico Trivisani

Direttore, quando come e perché…

È una bella domanda…ero dipendente di un’azienda metalmeccanica ma sin da ragazzo ho fatto il volontario in ambito sociale, cercando sempre di aiutare chi aveva bisogno, chi era in difficoltà. Sul finire del 2002 si voleva dare impulso al Banco Alimentare ance i Abruzzo e Molise e fui chiamato ad assumermi questa responsabilità, non più da volontario ma da Responsabile dell’intero sistema nelle vesti di Direttore. CI ho riflettuto molto poco perché dentro di me era quello che avevo sempre pensato di fare non forse in queste vesti ma era quello che come si dice “sognavo sin da bambino”. Dirigere un team che aiutava i bisognosi, prendermi in prima persona la responsabilità di star loro vicini.

Come funziona il Banco Alimentare Abruzzo Molise e se può riassumere in poche parole anche come nasce il Banco Alimentare.

 Nasce nel 1993 da un’idea del Cav. Fossati patron della STAR che odiava vedere buttato lo sfrido nella sua azienda; durante un viaggio in Spagna venne a contatto con il Banco Alimentare Spagnolo ed al rientro in Italia l’incontro fatale che fece si che quanto visto in Spagna si potesse replicare anche in Italia fosse possibile, è stato dovuto all’incontro con Don Luigi Giussani. Diedero vita alla più grande e partecipata struttura di Carità e volontariato in Italia. Stabilirono anche una data, l’ultimo Sabato del mese di Novembre, in cui tutto il popolo italiano potesse partecipare alla più grande raccolta di cibo ed altri prodotti da destinare attraverso la nostra struttura ai bisognosi. Conti che solo in Abruzzo e Molise nell’ultimo Novembre, nonostante la pandemia, abbiamo raccolto quasi 250 tonnellate di merce da destinare ai poveri. Tutto quanto questo è stato possibile ed è possibile grazie all’enorme numero di volontari che ci danno una mano in quel giorno, ben 5000, che sono distribuiti su 400 punti vendita; molto importanti sono i nostri 7 collaboratori fissi ed i 35 volontari stabili, senza di loro tutto sarebbe impossibile.

Domenico Trivisani

Si prospetta un momento a livello di scarsità di cibo, da Settembre prossimo, molto rilevante e che potrebbe essere molto impattante sulla società. I numeri dei poveri e bisognosi si pensano possano aumentare in modo considerevole, come vi state preparando?

Le dico intanto che le famiglie sono aumentate dall’inizio pandemia Abruzzo Intervista al Direttore interregionale AbruzzoMolise del Banco Alimentare, Domenico Trivisani di circa l’8% in Abruzzo e Molise, almeno quelle che raggiungiamo noi. Le dò due numeri: oggi noi aiuxtiamo 39164 persone in modo fisso, stabilmente ed a queste ci dobbiamo poi aggiungere una media mensile di circa il 10% (4000 persone) che noi definiamo saltuari e non identificabili che purtroppo adesso non sono più saltuari ahimè. All’interno di questi numeri ci sono clochard, famiglie monoreddito e numerose, famiglie con Reddito di Cittadinanza più casi eccezionali che vengono valutati di volta in volta e che non vengono però conteggiati neanche tra i saltuari. Riusciamo a far fronte a questi numeri in aumento anche grazie ad un Progetto Europeo FEAD, Fondo Europeo di aiuto agli indigenti attraverso il MEF, Ministero dell’Economia e della Finanza, progetto che è appunto specifico ed ad esclusivo utilizzo diciamo dei Banchi Alimentari ed alle loro reti oltre che ad altre Associazioni che operano nel nostro settore ma non sono a noi collegate.

Chi vi aiuta a distribuire sul territorio, o meglio chi distribuisce sul territorio e si prende quindi direttamente delle famiglie?

Sono vari i soggetti a cui noi facciamo riferimento ed a cui affidiamo la merce, ormai è una rete affidabilissima e rodata; Caritas, Associazioni di Volontariato, Empori generici sociali, Banco di solidarietà, Case di Accoglienza, Comunità Residenziali. Nel 2021 abbiamo distribuito attraverso loro 2.718.918 kg di prodotti, tra cibi e prodotti per la casa per un valore economico che ha superato abbondantemente i 7,5 milioni di €. E’ una grande responsabilità, ma una enorme soddisfazione.

Adesso è arrivata la Guerra in Europa e con essa anche un popolo che si è spostato in massa verso gli altri Stati dell’Europa tra cui l’Italia. Come state procedendo e vorrei sapere se state trovando difficoltà.

Riceviamo in continuazione segnalazioni dai nostri collaboratori sul territorio e noi facciamo in modo di soddisfare ogni loro richiesta e per fortuna grazie all’organizzazione ottima ed oliata della rete ed alla fortuna che comunque la merce sia dai produttori che dalla gente arriva in continuazione ed in quantità sufficiente, dal punto di vista di prodotti al momento non siamo ancora andati in difficoltà se non qualche volta abbiamo qualche leggera problematica nei tempi e nei modi di consegna che comunque garantiamo sempre e comunque. Mentre in Abruzzo molti collaboratori vengono a prelevare loro, in Molise andiamo noi.

A parte l’ultimo Sabato di Novembre avete altri momenti in cui vi mettete in “piazza” per aumentare la raccolta?

Si, quest’anno il 28 maggio saremo in Piazza con l’iniziativa “Donare con Gusto”; a Luglio un’iniziativa destinata principalmente agli sponsor-produttori organizziamo una cena di beneficenza presso la sede Regionale in via Celestino V n.4 a Pescara a metà Luglio e poi infine ad Agosto insieme al Conad Adriatico l’iniziativa “aggiungi 14 posti a tavola, dona 1€”.

Davvero complimenti per quello che fate e per l’impegno che ci mettete. Una domanda mi viene in conclusione di questa nostra bellissima e coinvolgente chiacchierata: a parte la richiesta agli sponsor ed alla gente invitandola a donare per i più bisognosi, ma il Banco Alimentare Abruzzese-Molisano ha una richiesta da fare e da vedere esaudita? Solo una però, mi raccomando…..

Colgo l’occasione che mi dà e faccio la richiesta anche dalle pagine di questo giornale: abbiamo urgente bisogno di spazi, poiché aumentando i poveri, dovendo aumentare la merce, gli spazi iniziano a scarseggiare tanto è vero che abbiamo parte dei prodotti stoccati in un altro capannone; chiedo che i tempi che servono per autorizzare la concessione da noi presentata al Comune di Pescara siano i più brevi possibili.

Luca Piersante

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