Nell’imminenza delle Elezioni Politiche 2022, abbiamo intervistato Guerino Testa, 52 anni, di Pescara, attualmente Consigliere Regionale e Capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio Regionale dell’Abruzzo, candidato alla Camera dei deputati nel collegio uninominale Pescara-Teramo per Fratelli d’Italia.
In caso di elezione, quale potrebbe essere la prima iniziativa legislativa per l’Area Vestina e Pescarese in generale?
“Non sono avvezzo a rilasciare dichiarazioni che creino aspettative oppure fare promesse che poi potrebbero non trovare terreno fertile, in quanto il momento particolare in cui ci troviamo non consente di fare promesse attendibili. Questo perché, innanzitutto, bisogna aspettare le elezioni e bisogna capire se ci sarà una maggioranza importante numericamente che sia sufficiente a consentire di governare e di prendere subito il toro per le corna; sarà opportuno fare subito una due diligence – come si usa dire in termini tecnici per le aziende – anche per lo Stato Italia, per capire la situazione reale e prendere le decisioni più opportune. Per quanto riguarda l’Abruzzo ovviamente l’obiettivo è quello di fortificarlo all’interno del sistema Italia. La presenza di Giorgia Meloni candidata all’uninominale de L’Aquila è una fiche importante che il partito ha voluto giocare, con la speranza che diventi il prossimo premier e contestualmente anche la parlamentare per l’Abruzzo. In questi termini credo ci possa essere un’attenzione maggiore rispetto al passato e a quei deputati del centro-sinistra di cui non ricordo grandi tracce lasciate a favore della nostra Regione. Ci sarà un impegno costante, un impegno giornaliero, un grande raccordo con il presidente di regione e tutti i sindaci che rappresentano il front-office di tutte le comunità. Quindi oggi, dire che intervengo sulla Penne-Loreto oppure sul Porto di Pescara piuttosto che sul sistema turistico, sarebbe secondo me una cosa poco seria. Ci saranno sicuramente impegno, presenza e attenzione per il territorio ben sapendo quelle che sono le partite importanti: a partire dal comparto delle infrastrutture, dai collegamenti del sistema turistico al ‘Made in…’, perché l’Abruzzo a pieno titolo contribuisce alla riuscita del Made in Italy con tutte le sue numerose eccellenze. E quindi questo è il mio impegno. Ovviamente sappiamo che ci sarà una partita – specialmente in Abruzzo – sulla Bolkestein, tema su cui FdI è da sempre in primissima linea. A tal proposito spero che il governo Draghi non faccia uscire decreti attuativi in riferimento al Ddl Concorrenza ma aspetti il nuovo governo. Auspico, invece, di trovare già una situazione risolta o in via di risoluzione o mitigata per quanto riguarda il caro bollette”.
Nel 2024 si voterà per rieleggere gli organi della Regione: le elezioni politiche del 25 settembre quanto incideranno?
“Incideranno eccome, perché un governo forte e stabile di centro-destra, numericamente importante, sicuramente darà ancora più forza alle amministrazioni locali e alla Regione. In qualità di Capo Gruppo di Fratelli d’Italia alla Regione posso testimoniare, certificare e fornire in maniera chiara tutti i dati di quello che è successo in Abruzzo in questi primi due anni e mezzo a partire dalla grande forza di Marsilio sui tavoli romani per imporsi sulle infrastrutture e sui collegamenti Pescara-Roma, sulla battaglia dell’arretramento della linea ferroviaria, sulla grande dimensione che i porti abruzzesi stanno avendo, parlo di Pescara Ortona Vasto, su un sistema turistico in espansione, su tutta la partita di riequilibrio dei conti. Ricordo che noi eravamo in una regione in cui non c’erano i bilanci approvati degli ultimi anni. Quindi un governo tra virgolette attento, non dico amico perché il governo deve essere amico di tutti, ma con un governo attento ed un premier che potrebbe essere Giorgia Meloni, che da sempre pone grande attenzione all’Abruzzo, non può che facilitare anche l’azione di governo della Regione”.
L’astensionismo si preannuncia fortissimo, si dice che sarà di gran lunga il primo partito: come si può contrastare?
“Sono anch’io uno di quelli che la pensa come lei. Oggi, ahimè, l’astensionismo rappresenta il primo partito. Noi parliamo spesso dell’art. 48 della Costituzione, dicendo che la nostra Costituzione è una delle più belle in assoluto. Questo articolo recita chiaramente che è un dovere esercitare il voto; mi auguro che, in un momento così complesso e difficile per l’Italia e gli italiani con l’inflazione, il caro bollette, la carenza delle materie prime, dieci anni di governi diversi mescolati e che non hanno mai avuto una legittimazione piena del popolo italiano; possa essere un monito, per gli italiani, circa l’importanza di andare al voto. Auspico che esercitino il loro dovere fino in fondo, anche per non dare nessuna scusa a chi verrà eletto, che non abbia ad esempio ottenuto un suffragio universale, che non ha una piena legittimazione del popolo perché tutti – dalle istituzioni ai cittadini – dobbiamo farci carico di un grande senso di responsabilità e ognuno in quota parte deve farsi carico di questo fardello e di tutti i problemi esistenti. Ognuno di noi deve metterci del proprio, nessuno può indietreggiare di almeno un centimetro. Quindi, io faccio un appello accorato a tutti i cittadini chiedendo di esercitare con coerenza e riflettendo bene su chi votare, ma comunque andare a votare”.
Può promettere di impegnarsi a non cambiare casacca durante la legislatura?
“La mia storia è abbastanza chiara in quanto ad attendibilità: sono trascorsi ormai vent’anni da quando sono stato eletto consigliere comunale. Io faccio due promesse: 1) assolutamente nessun cambio di casacca; 2) fare battaglie senza se e senza ma, e la mia storia è abbastanza chiara. Vorrei ricordare che quando dal 2009 al 2014 ero presidente della Provincia, ho fatto battaglie per il porto di Pescara, prendendomi anche un avviso di garanzia; ho fatto battaglie contro il pedaggiamento dell’Asse Attrezzato facendo ricorso contro il governo dell’allora ministro Tremonti, adesso candidato di FdI, che era della mia stessa parte politica nel PdL. Ho fatto battaglie contro il governo Chiodi, stesso colore della mia coalizione, per quanto riguarda il trasporto dei ragazzi disabili. Quindi posso assicurare non solo un ‘no cambio casacca’ ma grandissimo impegno, grandissima dedizione e la piena disposizione verso il territorio”.
Bruno D’Alfonso