SPACCIO DI COCAINA TRA MONTESILVANO E L’AREA VESTINA
I Carabinieri arrestano 3 persone

In data odierna, nelle prime ore del mattino i Carabinieri della Compagnia di Penne, coadiuvati nella fase esecutiva da quelli della Compagnia di Montesilvano, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare e a decreti di perquisizione nei confronti di 5 persone indagate, residenti nei comuni di Montesilvano e Penne, in quanto a vario titolo responsabili di “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti” ed “estorsione”.

Nella circostanza F. L. cl 80 residente a Montesilvano, N.C. cl 72 e M.C. cl 02 residenti a Penne, venivano colpiti da ordine di custodia cautelare in carcere, mentre L.C. cl 95 residente a Penne e V.D.G. cl.86 residente a Montesilvano, venivano sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora con permanenza in casa durante le ore notturne.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Pescara, Dott.ssa Gabriella De Lucia, sono state condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Penne a partire dal mese di ottobre 2021 allorquando venivano rinvenute, a seguito di perquisizione domiciliare effettuata nei confronti di un giovane della provincia di Teramo, sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish. Le successive attività investigative, realizzate con metodi tradizionali e servizi di osservazione, controllo e pedinamento, permettevano di ricostruire le modalità con le quali i componenti del gruppo, operativi nell’area ricompresa tra i comuni di Montesilvano e Penne, hanno operato a favore del predetto ripetute cessioni di sostanze stupefacenti, soprattutto del tipo cocaina, per un giro di affari quantificato in circa € 1000 a settimana, per complessivi € 150.000 negli ultimi 3 anni.

Nell’ambito di tali cessioni, a fronte di pagamenti sempre meno puntuali, sono state perpetrate in danno del cliente ripetute aggressioni e intimidazioni, anche mediante l’utilizzo di armi, al fine di ottenere il corrispettivo dello stupefacente ceduto. La vittima, per onorare gli impegni, dietro pressanti intimidazioni, è arrivata a cedere beni mobili e immobili di famiglia ed a concordare un vero e proprio piano di rientro con rateizzazione mensile della parte residua. I pagamenti pattuiti, che in alcuni casi sono avvenuti anche mediante bonifici bancari, riportanti causali fittizie, a favore di una società riconducibile agli indagati hanno fra l’altro comportato anche la cessione della autovettura di proprietà ad una società facente capo ad uno degli indagati.

Nel corso delle operazioni di perquisizione, estese anche ad altri locali in uso agli indagati, presso un’abitazione nella disponibilità di M.C. cl 02, veniva scoperta la “centrale dello spaccio”, dove venivano rinvenute 2 pistole con matricola abrasa con relativo munizionamento, una patente falsa, circa 1 kg di cocaina, 400 gr di hashish, 40 gr di eroina e tutto il materiale necessario per il taglio, la preparazione ed il confezionamento delle dosi di sostanza stupefacente,  e pertanto, M.C. veniva tratto in arresto in flagranza di reato  per “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione abusiva di armi e possesso di documenti di identificazione falsi”.  

Gli arrestati sono stati ristretti nella casa circondariale di Vasto a disposizione dell’A.G. mandante.

Articoli correlati

Pin It on Pinterest

Share This