FONDAZIONE PESCARABRUZZO: GIÙ LE MANI DA MATTOSCIO
Nessun aiuto al politico che non era ancora tale. Solo strategia di gestione patrimoniale.

 Di nuovo Nicola Mattoscio che, dopo il confronto consumato a colpi di botta e risposta con il senatore Luciano D’Alfonso, è al centro di una ricostruzione giornalistica riguardante un investimento obbligazionario sottoscritto nel 2017 del quale la Fondazione Pescara delimita date e circostanze di legittimità nel comunicato stampa profuso e disponibile anche nel sito istituzionale.  LEGGI ARTICOLO   

“Un foglio locale, nell’edizione del 2.2.2022, interpreta un legittimo investimento obbligazionario della Fondazione come un “aiuto” ad un politico. Ma non dice che quell’investimento obbligazionario, in linea con gli andamenti di mercato, è stato sottoscritto nel 2017 e l’allora rappresentante legale dell’ente emittente il titolo è stato eletto deputato nel collegio dell’Aquila nel 2018. Al riguardo, la Pescarabruzzo non poteva avere il dono della preveggenza. Quell’investimento, così come altri analoghi, risponde solo ed esclusivamente al principio di gestire il patrimonio della Fondazione nel modo più efficace, conservandone il valore e procurando con professionalità un adeguato rendimento per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. In questo senso la Fondazione diversifica i suoi investimenti al fine di minimizzare il rischio e garantire un flusso di risorse necessario alla sua attività di missione statutaria. Il portafoglio della Fondazione è attualmente così ripartito: azionario 48,7%, bond corporate 24,7%, bond governativi 7,2%, liquidità 5,7%, alternativi 13,7%. In particolare, le vigenti disposizioni regolamentari e di vigilanza consentono investimenti immobiliari fino al 15% del patrimonio netto. Anche dopo l’acquisto dell’immobile di Lungomare Papa Giovanni XXIII, il totale degli investimenti immobiliari nel portafoglio della Fondazione incide solo per il 4,4% del consentito, quindi ben al di sotto di quanto consentito dalle disposizioni di legge. Grazie a questa strategia di ottimizzazione e diversificazione dell’asset allocation, la redditività ordinaria lorda del patrimonio, anche nell’ultimo anno, è in costante aumento, raggiungendo a fine 2021 il 5,4%. La sottoscrizione delle obbligazioni della Dynamin Holding nel 2017 e l’acquisto dell’immobile in questione, sito in un luogo davvero strategico della città, confinante con gli spazi del Porto Turistico, rientrano pienamente nelle strategie regolamentate di investimento della Pescarabruzzo. Il prezzo di acquisto pari a 3,5 milioni di euro ha subito l’abituale e rigorosa verifica della sua “congruità”, come da severe disposizioni regolamentari. Inoltre, considerata anche la sua valenza rispetto alle finalità di missione istituzionale di cui all’art. 3 del suo Statuto, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha ritenuto di qualificare l’investimento come “strategico”, nel significato di cui all’art. 12 del “Regolamento per la gestione del suo patrimonio”. Questa specificazione rafforza ulteriormente la preservazione nel tempo del complesso immobiliare agli usi di interesse generale, in un contesto urbanistico decisivo per il futuro economico e sociale della città di Pescara e della nascente “Nuova Pescara”. Sul foglio come richiamato si scrive che: «…un debito non onorato costringa la holding creata da un personaggio pubblico, un parlamentare membro della Commissione di inchiesta su banche e finanza, a cedere un immobile stimato 3,5 milioni alla Fondazione finita nel mirino di quella Commissione». Tale affermazione è gravemente lesiva della reputazione almeno della Pescarabruzzo, che non ha mai “costretto” nessuno alla vendita del citato immobile, né la presenza dell’On. Martino nella “Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario” ha riscontri di attenzioni “speciali” nei confronti della Fondazione, meno che mai a suo favore, come dimostrano l’ascolto e la trascrizione integrale del suo intervento ufficiale nel corso dell’audizione del Prof. Mattoscio dell’11.1.2022, avvenuta nella sede istituzionale richiamata”.

Fondazione Pescarabruzzo 

 

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