ASSESSORE NAPOLETANO ALIMENTA DEMAGOGIA
“L’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Ennio Napoletano, continua a scaricare su altri enti le responsabilità e i fallimenti dell’amministrazione comunale di centrosinistra”.
Lo sostiene il coordinatore cittadino del Pdl di Penne, Antonio Baldacchini, in merito alle pratiche sul terremoto. “Penne, come è noto – aggiunge Baldacchini – è fuori dal cratere sismico e, pertanto, l’iter amministrativo segue un altro percorso, rispetto invece ai centri coinvolti nel terremoto del 6 aprile 2009. È solo, dunque, un problema amministrativo; in questo caso l’assessore Napoletano ha voluto fare soltanto demagogia. I fondi, come ha anche dichiarato ieri il Ministro Barca in visita all’Aquila, sono già a disposizione del Commissario per la Ricostruzione, e presto saranno liquidati a favore dei dieci cittadini pennesi che devono ancora ristrutturare le case ubicate nel centro storico della città. L’ assessore Ennio Napoletano evita, evidentemente per convenienza politica, di spiegare, perché, a tre anni dal sisma, il Comune di Penne non abbia ancora percepito un euro dal contratto di assicurazione stipulato con un broker finanziario per i danni dovuti dagli eventi naturali. Al contrario, invece, di altri Comuni, come ad esempio Loreto Aprutino, che ha già provveduto ad appaltare i lavori degli immobili danneggiati dal terremoto. Chiediamo all’assessore ai lavori pubblici, Ennio Napoletano, di informare la città perché il Comune non abbia ancora versato l’ultima rata, ovvero 80 mila euro, relativi ai fondi (220 mila euro) del 2011 per la gestione della riserva “Lago di Penne”, stanziati dalla Regione Abruzzo e già accreditati al Comune di Penne a fine ottobre 2011, ma che non sono stati ancora versati alle cooperative. Ritardi che stanno causando gravi danni economici alle cooperative che lavorano nell’oasi vestina. Vogliamo ricordare all’ assessore Napoletano che, nell’area protetta, vi lavorano 33 persone, di cui 19 sono attualmente in cassa integrazione. Invitiamo seriamente l’assessore Napoletano a lavorare a favore del risanamento del Comune di Penne anziché alimentare il becero populismo. Secondo una relazione dell’ufficio ragioneria del Comune, infine, l’ente ha circa 5 milioni di euro di debiti con i fornitori, 900 mila euro di scoperto con la Tesoreria comunale, consistenti debiti con la Soget e, soprattutto, altri 500 mila euro di debiti, considerati fuori bilancio, da riconoscere in Consiglio comunale. È chiaro – conclude Baldacchini – che il dissesto finanziario dell’ente e il fallimento politico del centrosinistra pennese sono dietro l’angolo”.